La crisi di Sassari che, la scorsa
settimana, aveva indotto l'allenatore Federico Pasquini a
rassegnare le dimissioni (respinte dalla società) può dirsi
definitivamente risolta. La bella vittoria conquistata a Varese
(82-61, parziali 27-16, 44-38, 62-46), che ha fatto seguito a
quella in Europa di mercoledì scorso, ha infatti mostrato una
squadra in salute, in grado di puntare nuovamente a posizioni di
prestigio. La Openjobmetis, invece, ha compiuto un grande passo
indietro: mai in partita, la squadra varesina, che ha dovuto
incassare la seconda sconfitta casalinga di questo campionato,
ha mostrato enormi falle in difesa, favorendo le conclusioni
offensive del Banco di Sardegna, e tante pecche in attacco (alla
fine i padroni di casa hanno tirato con il 37% di realizzazione
contro il 55% degli ospiti sardi).
La partita ha avuto una svolta sin dalle primissime battute:
partita fortissimo (2-13 al 6'), la squadra di Pasquini non ha
mai ceduto l'inerzia della gara alla formazione di Caja sempre
costretta a inseguire. Solo sul finire del secondo quarto, prima
dell'intervallo lungo, la Openjobmetis ha dato l'impressione di
poter rientrare in partita (33-37 al 19') ma è stato solo un
fuoco di paglia e, alla ripresa del gioco, il Banco di Sardegna
ha immediatamente ripreso il largo (38-49), raggiungendo proprio
sul punteggio finale il massimo vantaggio.
Tra i sardi non si è avvertita l'assenza di Stipcevic:
Bamforth (19 punti, miglior realizzatore del Banco) è stato
pressoché perfetto in regia e nelle conclusioni (7/14 dal campo
e 3 assist), ben affiancato da Spissu; su tutti però Polonara,
ex di turno, che ha chiuso con 11 punti, 4/7 al tiro, 8 rimbalzi
e 6 assist. Tra i varesini da salvare, parzialmente, solo Cain
(11 punti, 4/5 al tiro e 8 rimbalzi) e Okoye (11 punti, 4/11 e 9
rimbalzi).
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