È ufficiale: fino al prossimo 15 aprile 2018 si potrà pescare il riccio di mare in tutti gli spazi acquei della Sardegna. L'ultimo scoglio formale è stato superato oggi con la firma del decreto, siglato dall'assessore dell'Agricoltura e Pesca Pier Luigi Caria, che ha emanato le nuove direttive e il calendario per la stagione 2017-2018.
Il numero di ceste di ricci concesse per ogni giornata di lavoro in barca passa da 6 a 4 ceste e da un totale di 3mila esemplari a 2mila. A chi invece lavora dalla riva sarà concesso raccogliere 2 ceste invece che 3 e quindi 1.000 ricci a fronte di 1.500. La pesca sportiva è consentita il sabato, la domenica e i festivi per un massimo di 50 ricci al giorno. Programmata anche una giornata di fermo pesca la domenica, salvo in quello del nord Sardegna (Alghero-Porto Torres) dove il fermo sarà messo in atto il lunedì. Infine se fino a ieri i professionisti potevano stare in acqua dall'alba fino alle 15, dalla prossima stagione si potrà lavorare dalle 6 alle 13.
"A fronte del rischio di scomparsa della risorsa dalle coste sarde, soprattutto a causa dei prelievi sconsiderati e illegali di pescatori abusivi - ha detto Caria - i nostri imprenditori hanno dimostrato maturità e serietà davvero apprezzabili nel proporre di ridurre i quantitativi da prelevare, le giornate e le ore lavorate.
"Da parte nostra, come Regione - ha proseguito l'assessore - cercheremo di sollecitare tutti i soggetti coinvolti a fare ancora di più la propria parte, in particolar modo sul versante dei controlli nei confronti dei pescatori di frodo. Regolamentare il comparto, difendendo la risorsa, significa investire per il futuro di un settore che se ben governato può garantire economie e posti di lavoro nei diversi territori dell'Isola. Un plauso per il lavoro svolto - ha concluso l'esponente della Giunta Pigliaru - va inoltre al Comitato della Pesca e alle strutture regionali competenti".
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