Confermare la condanna a 20 anni
di carcere. È la richiesta presentata ai giudici della Corte
d'appello di Sassari dal procuratore generale Paolo De Falco,
nel processo di secondo grado contro Paolo Enrico Pinna, già
condannato nell'aprile scorso a 20 anni di reclusione dal
tribunale dei minori di Sassari per il duplice omicidio di
Gianluca Monni, lo studente di 19 anni ucciso a Orune l'8 maggio
2015 alla fermata del bus, e del 29enne Stefano Masala,
scomparso da Nule il giorno prima dell'assassinio di Monni.
Per i due delitti Paolo Enrico Pinna era finito sotto
processo insieme al cugino Alberto Cubeddu, sottoposto ad un
altro procedimento in corso davanti alla Corte d'assise di
Nuoro. I giudici sassaresi hanno respinto la richiesta di
perizia psichiatrica avanzata dalla difesa, mentre hanno
recepito due perizie presentate sempre dagli avvocati
dell'imputato, Angelo Merlini e Agostinangelo Marras. La prima
sul telefono di Pinna proverebbe la sua presenza a Nule al
momento dell'uccisione di Monni; la seconda punta a smentire la
ricostruzione dei tempi di percorrenza relativi ai movimenti
dell'imputato. L'udienza è stata aggiornata al 6 e 9 novembre
per le repliche della difesa.
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