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Pastori confermano protesta di piazza

Pastori confermano protesta di piazza

Floris, Pigliaru dica se soldi promessi ci sono ancora

CAGLIARI, 25 ottobre 2017, 21:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nonostante le rassicurazioni della Regione e lo sblocco di 38 milioni di pagamenti sulla domanda unica, i pastori mantengono la mobilitazione prevista per il 31 ottobre a Cagliari. Una nuova protesta di piazza che nasce dal grido d'allarme delle campagne, lanciato dal Movimento pastori sardi (Mps). Oggi arriva l'appello anche agli altri settori dell'agricoltura ad aderire alla manifestazione.

"Siamo stufi di queste dichiarazioni sulle risorse - attacca il leader del Movimento Felice Floris - ieri 38 milioni, tre mesi fa erano 28: sono sempre gli stessi. Basta con queste comunicazioni shock che servono solo a dire al cittadino sardo che si sta facendo qualcosa". "Il Parlamento regionale - spiega all'ANSA Floris - in 40 giorni ha licenziato una legge per dare 45 milioni ai pastori e dopo 60 giorni ancora niente.

Avevamo chiesto di avere il buono mangimi e di far gestire tutta la partita ai Comuni, invece no, li hanno voluti gestire loro e ora viene richiesto ai pastori in difficoltà di essere in regola con i pagamenti Inps, un controsenso. A questo punto vogliamo che Pigliaru ci dica che queste risorse ci sono ancora".

Altra questione riguarda le fatture sulla produzione del latte da presentare per eventuali contributi. "Se un pastore ha deciso di non conferire il prodotto nella filiera della trasformazione, di differenziare e vendere il formaggio nell'ambito familiare e delle conoscenze, ora viene penalizzato - denuncia il leader del Mps - perché non può documentare il latte che ha prodotto. E' un altro nonsenso".

CARIA, SOLDI CI SONO E ARRIVERANNO - "Le risorse sono state stanziate e ci sono tutti i 45 milioni. Le domande potevano essere presentate dal 16 ottobre, ne sono arrivate un migliaio e per poter pagare abbiamo necessità della declaratoria ministeriale: appena il ministro firma, siamo in condizioni di fare i pagamenti a tutti come stabilito, 13 euro a capo". Lo dice all'ANSA l'assessore regionale dell'Agricoltura, Pier Luigi Caria, replicando al leader del Movimento Pastori Sardi, Felice Floris, che ha confermato la mobilitazione per il 31 ottobre a Cagliari.

Sul mancato pagamento dei contributi previdenziali all'Inps, che potrebbero essere stornati dall'aiuto concesso, l'esponente della Giunta sottolinea che "non si tratta di un'invenzione né dell'assessore né dell'apparto burocratico, ma è contemplato dalla normativa nazionale". "Non solo - spiega - con la declaratoria i contributi del 2017 vengono ridotti al 50% e secondo la nostra stima, effettuata su un campione di circa 2.700 imprese sulle 14 mila potenziali beneficiarie, circa l'80% non avrà problemi e il pagamento avverrà immediatamente". Per il restante 20% le strade sono due, rateizzazione o compensazione.

"Noi - chiarisce il titolare dell'Agricoltura - riconosciamo il contributo ma se l'Inps trova debiti non pagati prima del 2017, e quindi già con procedura esecutiva, per i pastori ci sarà la possibilità di pagare tutto subito, rateizzare o andare a compensazione. Un meccanismo che riguarda tutta Italia. In più i Comuni devono rendicontare la spesa, con tempi più lunghi". Proprio per rispondere all'accusa di lentezza, l'assessore ricorda che "le domande sono state accettate 30 giorni dopo la pubblicazione della legge, una procedura ultraveloce e ultra semplificata grazie alla pre-compilazione".

Infine la questione delle fatture: "le organizzazioni agricole e i pastori ci hanno chiesto di conoscere le produzioni del latte per superare le sovraproduzioni e noi abbiamo chiesto le fatture sul conferimento per attestare la produzione vera. Se uno non le ha - conclude Caria - ci dia quelle di vendita del formaggio, ma riteniamo che quest'ultima eventualità riguardi una minoranza dei produttori".

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