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Uso risorse idriche, Sardegna in Senegal

Uso risorse idriche, Sardegna in Senegal

Lotta a siccità e diaspora giovani attirati verso coste Europa

CAGLIARI, 24 ottobre 2017, 11:42

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Agenzia Italiana per la cooperazione allo Sviluppo (Aics) ha approvato la proposta presentata dalla Sardegna per favorire la crescita della regione di Matam, nella parte nord-orientale del Senegal, al confine con il Mali. L'intervento rientra nell'avviso "Enti Territoriali 2017" per la concessione di contributi nazionali con i quali realizzare progetti di cooperazione nei Paesi in via di sviluppo.
    Con un finanziamento di 628 mila euro, viene data concreta attuazione all'intesa nata dalla richiesta del governo senegalese di ricevere assistenza e formazione tecnica da parte degli enti competenti della Sardegna per una migliore gestione delle risorse ambientali del territorio di Matam, in cui la siccità e la progressiva avanzata del deserto del Sahara condizionano pesantemente lo sviluppo sociale ed economico.
    Tutto questo provoca una grave diaspora: i giovani, scoraggiati e senza prospettive di lavoro, intraprendono, con sempre maggiore frequenza, viaggi drammatici verso le coste europee.
    Si punta a diversificare l'attività produttiva, garantire una maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse idriche ed energetiche e di realizzare un centro di raccolta dei prodotti orto-frutticoli per venderli nel più vicino mercato.
    Viene inoltre prevista la ristrutturazione del vivaio locale per l'avvio del cantiere di rimboschimento mediante tecniche di produzione all'avanguardia.
    "La Sardegna, sulla base delle competenze tecniche acquisite dall'Agenzia Forestas - sottolinea l'assessore degli Affari generali Filippo Spanu - ha manifestato la propria volontà di offrire aiuto e sostegno alla Regione di Matam con un articolato progetto mirato alla cura delle foreste, alla lotta contro la desertificazione e al corretto utilizzo dell'acqua. Si tratta di un contributo significativo per creare in loco migliori condizioni e arginare i flussi migratori, secondo una precisa strategia dell'esecutivo guidato da Francesco Pigliaru e nel rispetto dei principi della cooperazione decentrata che risponde - aggiunge - alle reali esigenze dei territori in difficoltà e offre nuove opportunità ai giovani che possono così costruire il loro futuro nella terra di origine".
   

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