Nel 2016 in Sardegna ci sono
stati 3.508 incidenti stradali: 106 morti e 5.192 feriti.
Rispetto al 2015, diminuiscono sia i sinistri (-0,8%), sia le
persone costrette a richiedere intervento dei medici (-1,4%).
Numeri in controtendenza rispetto alle variazioni rilevate
nell'intero Paese. Anche il numero di vittime della strada
diminuisce del 3,6% ma in misura minore rispetto alla media
nazionale (-4,2%). Il tasso di mortalità è più alto per i
15-29enni (8,8 per 100mila abitanti) e gli ultra 64enni (8,6 per
100mila abitanti). Sono i dati Istat sulla pericolosità delle
strade italiane, in Sardegna le statali 129 (Nuoro-Macomer), 389
(Buddusò-Mamoiada), 195 (Teulada-Domus De Maria), 196
(Villacidro) e alcuni tratti della 131.
Gli indici di mortalità e gravità crescono nelle province di
Nuoro (8,0 e 5,4) e Sassari (2,5 e 1,7), rimangono costanti
nella provincia di Cagliari e diminuiscono in tutte le altre
province. Nel 2016 il costo sociale degli incidenti in Sardegna
è stato di 417 milioni di euro.
Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli
incidenti è più elevata, in coincidenza con la maggiore mobilità
legata a periodi di vacanza. Fra maggio e settembre si contano
1.553 incidenti (il 44,3% di quelli avvenuti durante l'anno) in
cui hanno subìto lesioni 2.376 persone (45,8%) e 57 sono
decedute (53,8%). I valori massimi della mortalità sono stati
raggiunti nelle notti del venerdì (18,5) e del sabato (5,5)
lungo i tratti di strada extraurbani. In queste due notti si
concentra il 42,5% degli incidenti notturni, il 56% delle
vittime e il 45% dei feriti.
La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o
più veicoli (66,7%); la tipologia di incidente più diffusa è lo
scontro frontale-laterale (1.060 casi, 19 vittime e 1.703
feriti), seguita dal tamponamento (596 casi, otto decessi e
1.037 feriti). La tipologia più pericolosa è la fuoriuscita del
veicolo dalla strada (8,5 decessi ogni 100 incidenti), seguono
la caduta da veicolo (8,3) e lo schianto frontale (7,0).
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