"Nessun timore, ma anche una bella responsabilità. Il Cagliari non è una squadra qualsiasi per me". Sono le prime parole del ritorno di Diego Lopez, nuovo mister dopo la lunga era di Massimo Rastelli. "Sono venuto di corsa - ha spiegato - per me è un grande orgoglio. Quando ero a Bologna o Palermo ho sempre seguito il Cagliari".
Primo impatto con la squadra: "Ho visto una grande intensità, ora bisogna mantenerla. Ho riscontrato tanta voglia di fare bene. Ho parlato coi ragazzi: dobbiamo operare per il nostro obiettivo, la salvezza, e ciascuno è chiamato a dare qualcosa in più. Ho sempre seguito la squadra, ma un conto è vederla in televisione, un altro è stare in allenamento per capire certe dinamiche". Un Lopez rafforzato dalle precedenti esperienze. "Bisogna cercare di conquistare i tifosi: la squadra deve trasmettere input anche con la grinta: voglio dare questo. Certo è importante anche il gioco. Voglio una squadra che scenda in campo con lo spirito giusto".
GIULINI, ESONERO DECISO DOPO PRIMO TEMPO COL GENOA - "Dopo queste quattro sconfitte ho pensato che questa squadra non potesse migliorarsi. Questo è il motivo per cui ho deciso di cambiare, ma questo non cambia il mio pensiero su Rastelli: con lui ho vissuto due anni meravigliosi".
Così il presidente del Cagliari Calcio, Tommaso Giulini, racconta il terzo esonero della sua gestione, dopo Zeman e Zola. Una decisione maturata durante l'ultima gara con il Genoa: "ho deciso di cambiare dopo che ho visto il primo tempo. Nemmeno il tre a tre - ha spiegato - nemmeno se quel tiro di Farias fosse entrato dentro avrei cambiato idea. No, non ho avuto nessun ripensamento".
Nonostante un (recente) passato pieno di soddisfazioni: "Ricordo momenti in cui io e Rastelli - ha precisato - siamo rimasti soli contro tutti. Abbiamo resistito e ci siamo presi le nostre soddisfazioni che sono entrate nella storia del Cagliari, a cominciare dal primo posto in serie B. Quante belle storie: dal gol di Han a quello di Melchiorri, la doppietta di Dessena". Ora arriva Lopez: "Un allenatore completo, a 360 gradi - ha sottolineato Giulini - devo anche dire che ho tentato di portarlo a Olbia, ma lui giustamente aveva altre ambizioni". Il passato? "Non cambierei nulla - ha ribadito - sono arrivati anche giocatori importanti. Dobbiamo andare avanti e vincere i prossimi scontri diretti".
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