È stato inaugurato nell'Aula magna
dell'Università di Sassari il nuovo corso di laurea in Scienze
dell'alimentazione, salute e benessere dell'uomo. La data scelta
per il suo varo non è casuale: oggi si celebra la "Giornata
mondiale dell'alimentazione", attraverso cui si incoraggia una
riflessione globale sul migliore impiego delle risorse
disponibili per la produzione sostenibile di alimenti.
Il percorso formativo interdisciplinare si propone di formare
professionisti della nutrizione e del benessere, a partire
dall'acquisizione di competenze che riguardano la qualità e la
sicurezza dell'intera filiera produttiva agro-veterinaria, con
attenzione alla valorizzazione economica e turistica del
patrimonio alimentare della Sardegna. Ospite speciale uno che di
ingredienti se ne intende: lo chef stellato Roberto Petza del
ristorante "S'Apposentu" di Siddi. Dopo aver raccontato il lungo
percorso di esperienze che lo ha portato agli odierni
riconoscimenti, Petza ha spiegato la sua filosofia e ha fatto
vedere con una dimostrazione pratica come sia possibile cucinare
piatti genuini senza buttare nulla, utilizzando anche quelli che
apparentemente possono sembrare scarti di lavorazione delle
materie prime. Perché uno degli obiettivi è l'ottimizzazione
delle risorse e la lotta allo spreco.
Dei contenuti del corso di studi hanno parlato il rettore
dell'ateneo sassarese, Massimo Carpinelli, e il coordinatore del
corso, Pier Andrea Serra. All'incontro, un vero e proprio
dibattito su alimentazione, promozione del territorio,
eccellenza produttiva, formazione e opportunità economiche,
hanno partecipato anche numerosi addetti ai lavori, dai
rappresentanti di Coldiretti Nord Sardegna ai delegati locali di
Slow Food. La giornata è stata anche l'occasione per presentare
"Monitoraggio della freschezza degli alimenti attraverso sensori
ad alta tecnologia", il progetto realizzato dall'Università di
Sassari con l'istituto agrario "Pellegrini".
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