Arrivano 400mila euro per
progetti, presentati da associazioni, con l'ottica di favorire
l'inclusione sociale e lavorativa degli immigrati, con una
attenzione al mondo della scuola e all'integrazione degli alunni
stranieri e sardi. Stanziati anche 200mila euro per gli enti
locali che attiveranno progetti di informazione sui servizi a
favore degli immigrati o realizzeranno eventi ad hoc per
l'incontro fra popolazione e migranti. Le due azioni sono
inserite nel Piano annuale per l'Immigrazione approvato dalla
Consulta per l'Immigrazione. Il documento sarà ora portato
all'esame della Giunta regionale e della Commissione competente
del Consiglio per l'approvazione definitiva.
Nella riunione, presieduta dall'assessora regionale del
Lavoro, Virginia Mura, competente per l'immigrazione, è stato
anche fatto il punto sugli interventi in corso: dalle misure per
il riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze del
migrante, a progetti di formazione e di inserimento lavorativo
come Diamante Impresa.
Fra gli interventi anche il rafforzamento della rete Liantza,
che mette insieme istituzioni, soggetti pubblici e privati
coinvolti nei servizi a favore degli stranieri.
"Con le nuove attività presenti nel Piano facciamo un
ulteriore passo avanti nel lungo cammino verso la piena
inclusione degli immigrati che risiedono nelle nostre comunità -
ha spiegato Mura -. Siamo certi, infatti, che solo una reale
integrazione possa assicurare loro condizioni di vita dignitose
e limitare i conflitti sociali che fenomeni complessi come i
recenti flussi non programmati possono, purtroppo, provocare.
Specie se innescati da chi irresponsabilmente soffia sul fuoco
per alimentare intolleranza e razzismi. Per questo - ha
precisato l'esponente della Giunta - partiamo dalla scuola e
dalle famiglie, cercando di lavorare sui più giovani, sia sui
ragazzi sardi che sugli stranieri. Cerchiamo inoltre di favorire
la massima diffusione di informazioni corrette e puntuali, certi
che anche questo possa essere un piccolo antidoto alle fake news
che spesso inquinano il dibattito pubblico su questi argomenti".
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