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Botte tra migranti per dove mendicare

Botte tra migranti per dove mendicare

Donna aggredita più volte, paura tra abitanti del quartiere

CAGLIARI, 22 agosto 2017, 21:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Botte fra migranti a Cagliari per il posto in cui chiedere l'elemosina. Due gli episodi avvenuti negli ultimi giorni in città, in via Puccini e via Tuveri. Un giovane straniero è stato portato in Questura e rischia l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

Le testimonianze sono univoche. "Abbiamo visto un uomo e una donna aggredire una migrante che chiedeva l'elemosina tra via Puccini e via Tuveri - racconta all'ANSA un residente - l'hanno trascinata via con la forza e poi l'hanno picchiata". Alcune persone hanno cercato di intervenire in favore della donna, ma sono state minacciate. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri che hanno identificato tutti i presenti. La stessa immigrata è rimasta vittima di una seconda analoga aggressione. In questo caso è intervenuta la Polizia. Il violento è stato portato in Questura: per lui si profila l'arresto per aver reagito contro gli agenti.

"Siamo preoccupati, abbiamo paura - confermano gli abitanti della zona - Questi episodi si ripetano quasi giornalmente, i migranti sono arrivati anche a minacciarci. Secondo noi le aggressioni avvengono perché si contendono il posto dove mendicare: è una guerra tra poveri".

"VOLEVANO IL MIO POSTO" - "Mi hanno picchiata perché non volevano che vendessi la mia merce davanti al supermercato". È quanto denunciato ai carabinieri dalla nigeriana di 48 anni picchiata in due occasioni da alcuni connazionali che volevano obbligarla a lasciare il posto in cui vendeva la propria chincaglieria.

Quando i carabinieri del Radiomobile di Cagliari e della Stazione di Villanova sono intervenuti sul posto insieme al 118, hanno identificato tutti gli stranieri presenti. Oltre alla vittima dell'aggressione, che ha presentato una regolare denuncia per lesioni e che è stata medicata in ospedale, si tratta di una coppia di nigeriani, marito e moglie, entrambi di 26 anni con al seguito un neonato. Sarebbero stati loro a picchiare la connazionale. La storia si è poi ripetuta e uno dei nigeriani è stato arrestato dalla polizia intervenuta nel secondo episodio per fermare il nuovo pestaggio.

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