Ridurre la vulnerabilità
ambientale attraverso la promozione della coltivazione del
bambù. È il cuore di un progetto pilota di cooperazione allo
sviluppo finanziato dal Fondo Italo Peruviano e coordinato dal
Nucleo ricerca desertificazione (Nrd) dell'Università di
Sassari, in collaborazione con Avsi Perù. Il professor Luciano
Gutierrez, delegato del rettore all'internazionalizzazione e la
dottoressa Laura Altea, coordinatrice del progetto per conto
dell'Nrd, hanno partecipato in Perù alla conferenza finale del
progetto "Instalacion sostenible del bambu en el Alto y Bajo
Imaza (Rio Utcubamba), provincia di Bongarà" che si è tenuta
nell'Università Toribio Rodriguez de Mendoza di Chachapopyas,
con la quale l'Ateneo di Sassari ha firmato recentemente un
accordo di collaborazione.
Il progetto, oltre a portare un fondamentale contributo al
problema della vulnerabilità ambientale della zona,
particolarmente soggetta ad eventi estremi, è portatore di
notevoli benefici sociali, offrendo ai 150 partecipanti (53%
donne) una buona prospettiva di reddito a medio e lungo termine.
Sono stati coltivati finora 80 ettari di terra, con
l'attivazione di tre vivai riproduttivi; inoltre, è stato
realizzato un manuale tecnico-economico sulla coltivazione del
bambù. Altri risultati, non meno rilevanti, il bagaglio
consistente di lezioni apprese, nuove conoscenze, personale
tecnico formato ed esperto, con l'Autorità regionale ambientale
di Amazonas che replicherà questa esperienza in altre zone del
Perù.
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