Un focus sul tema del paesaggio e
sull'arte del Novecento in tre differenti mostre. Riaprono dopo
alcune settimane i musei civici di Cagliari. A Palazzo di Città
e Galleria Comunale venerdì 30 giugno saranno inaugurate
rispettivamente alle 19 e alle 20:30 due esposizioni: "Paesaggio
e identità. Storie di luoghi, di donne e di uomini" e
"Collezioni di un 'Secolo breve'. Il nostro Novecento".
"Paesaggio e identità. Storie di luoghi, di donne e di
uomini. I grandi fotografi della Magnum in Sardegna", sarà
invece aperta il 21 luglio, sempre a Palazzo di Città.
La Galleria Comunale propone un riallestimento con una selezione
di opere delle Collezioni Sarda, Contemporanea e Ingrao con gli
spazi ripensati per mettere meglio in luce i capolavori. A
partire da una decina di sculture di Francesco Ciusa, in primis
la Madre dell'Ucciso o le opere di Balla, Boccioni, Morandi. Le
sperimentazioni accolte da Ugo Ugo saranno ripresentate nell'
allestimento storico.
A Palazzo di Città sono due quindi le mostre che seguono il
filo rosso del paesaggio non solo geografico e fisico ma anche
antropologico, culturale, umano. "Paesaggio e identità. Storie
di luoghi, di donne e di uomini" è un itinerario a ritroso nel
tempo, dal 1999 ai primi del Novecento e che si apre con Maria
Lai e "Come Daphne" (1999), per la prima volta esposta al
pubblico nell'atrio del museo, fruibile quindi gratuitamente.
Paesaggio e Identità sono declinati e approfonditi nelle radici
della loro rappresentazione, attraverso i lavori di Foiso Fois,
Hoder Claro Grassi, Aligi Sassu, Ubaldo Badas, Giuseppe Biasi,
Pietro Antonio Manca, Stanis Dessy, Melkiorre Melis, Costantino
Nivola e Pinuccio Sciola.
Sempre nel museo in Castello sono in primo piano dal 21
luglio scatti di Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Werner
Bischof, Leonard Freed, Ferdinando Scianna, che immortalarono la
Sardegna nel momento del passaggio da una cultura tradizionale
alla cosiddetta "modernità".
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