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PdS lancia Costituzione Repubblica Sarda

PdS lancia Costituzione Repubblica Sarda

Approvazione al congresso di settembre. Oggi in 250 ad Arborea

ARBOREA, 24 giugno 2017, 20:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una Costituzione della Repubblica di Sardegna da condividere con i cittadini nelle prossime settimane. Obiettivo: approvarla in occasione del congresso in programma a fine settembre. Il testo è stato adottato oggi ad Arborea, all'Assemblea nazionale degli iscritti al Partito dei Sardi. Una bozza di circa 60 articoli che "discuteremo in dibattiti nelle piazze aperti a tutti - ha spiegato il segretario del partito, Franciscu Sedda - in questo orizzonte temporale, da qui a settembre, ci piacerebbe fare alcune domande ai sardi: come immaginano i poteri della Sardegna, e cosa vorrebbero che ci fosse scritto nella Costituzione e come lo scriverebbero".

La Carta è anche un messaggio forte agli alleati della maggioranza di governo, un modo "per tenere sotto pressione la classe politica sui temi dell'autodeterminazione", ha aggiunto il segretario. Dopo le dimissioni di Paolo Maninchedda dall'assessorato ai Lavori pubblici, il PdS ha presentato un documento di quattro punti al presidente Francesco Pigliaru.

Quattro azioni da portare avanti nell'immediato: la richiesta al Governo italiano di ritirare il ricorso contro l'art. 3 della legge per l'Agenzia sarda delle Entrate, il calcolo del quorum su base sarda nella legge elettorale italiana, le somme dovute alla Sardegna oggi accantonate, e la notifica della condizione giuridica di insularità.

"Su quest'ultimo punto Pigliaru ha già risposto in occasione del G7 dei Trasporti attraverso il documento presentato a Delrio con i presidenti di Baleari e Corsica - ha riconosciuto Sedda - del resto era una nostra idea e siamo soddisfatti". Oggi a Arborea, per ascoltare il segretario e il presidente con i consiglieri regionali Gianfranco Congiu, PierMario Manca, Roberto Desini e Alessandro Unali, hanno partecipato 250 attivisti.

"Hanno capito bene che la scelta di Maninchedda di dimettersi è stata dettata solo dalla volontà di perseguire grandi idee e tenere alto il confronto con la Giunta - ha precisato Sedda - i Lavori pubblici si sono distinti per il grande lavoro degli ultimi tre anni, adesso il suo posto è stato preso da Edoardo Balzarini, a dimostrazione del fatto che la nostra forza politica non è attaccata alle poltrone".

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