di Maria Giovanna Fossati
Un nuovo atto intimidatorio nei confronti di un amministratore locale e torna la paura nel Nuorese: una busta con quattro cartucce calibro 12 e una lettera scritta a mano con offese e minacce intestata al sindaco di Siniscola Gian Luigi Farris è stata depositata all'alba davanti al Municipio.
Sono stati gli artificieri della Polizia, dopo la denuncia dello stesso sindaco, a svelare il contenuto della busta sospetta. Per Farris, in carica da undici mesi, è la seconda intimidazione in pochi giorni: la mattina del 28 aprile un finto pacco bomba era stato posizionato davanti all'ingresso del bar caffetteria di sua proprietà. Anche quella volta gli artificieri avevano accertato che si trattava di un finto ordigno confezionato con due detonatori e una sostanza non esplosiva. In entrambi i casi, secondo gli inquirenti, si è voluto mandare un chiaro avvertimento per il primo cittadino.
Il nuovo episodio, con le cartucce e la lettera minatoria davanti al Municipio, sembra confermare la volontà di colpire l'azione politica e amministrativa: "Non riesco a capire da dove arrivino gesti del genere - ha commentato Farris - abbiamo sempre agito nella legalità e con onestà e così continueremo ad agire. L'unica cosa che posso dire è che adesso si sta esagerando".
Sul fatto indagano gli agenti del commissariato di Siniscola e gli uomini della Digos che passeranno in rassegna le immagini dell'impianto di video sorveglianza del Comune. Il clima di tensione nella cittadina baroniese aleggia da anni: il precedente sindaco, Rocco Celentano, nel suo ultimo mandato aveva subito sei volte attentati o atti intimidatori. Negli ultimi mesi si sono succeduti numerosi episodi di criminalità: aziende agricole incendiate, animali uccisi, auto, furgoni ed escavatori dati alle fiamme.
Ma c'è un altro argomento, ormai annoso, che rende il clima incandescente, ovvero l'enorme evasione di tributi comunali e canoni di concessione. Si stima che metà della popolazione non paghi le tasse e che il Comune vanti crediti nei confronti dei cittadini di circa 6 milioni di euro. Cosa che ha indotto di recente la giunta Farris ad adeguare le tariffe ferme da anni, con aumenti di circa il 30 per cento.
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