"I due ex enti provinciali di Nuoro e Ogliastra sono unificati solo sulla carta, ci si muove come se il quadro normativo fosse rimasto immutato e nei due enti, che procedono ognuno per proprio conto, regna il caos". E' il grido di dolore di sindacati e lavoratori della Provincia di Nuoro, protagonisti oggi di un sit-in davanti all'ingresso dell'ente.
"Dopo aver inutilmente tentato di ripristinare le relazioni sindacali e di aprire un confronto per restituire dignità di ruolo alla Provincia e ai lavoratori - denunciano i rappresentanti di categoria di Cgil, Cisl e Uil - abbiamo la convinzione che non vi sia interesse alcuno a porre rimedio a questo disastro.
A distanza di mesi dal referendum e ad oltre un anno dalla legge di riordino, il sistema è al collasso: per l'assenza di risorse, per l'assenza di un quadro certo di articolazione e distribuzione delle funzioni. Con i sindaci - attaccano ancora le sigle - lasciati soli a fronteggiare il disagio della gente e impossibilitati a produrre azioni di governo e buona amministrazione".
In calendario due manifestazioni di protesta, il 23 e 29 maggio per rivendicare "un piano di rilancio dell'ente che ne riaffermi il valore e la strategicità nelle funzioni fondamentali. "In particolare - sottolineano Cgil, Cisl e Uil del settore pubblico - riteniamo che l'insieme di professionalità e il bagaglio di esperienza presenti nella Provincia debbano essere messe a disposizione dei Comuni. In tal modo, senza oneri ulteriori, si consentirebbe ad essi di fruire di un servizio oggi affidato a consulenti esterni, con costi non irrilevanti sulle già magre finanze degli enti locali".
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