Coro di no all'accorpamento delle
Camere di commercio di Nuoro e Sassari previsto dal piano di
razionalizzazione varato da Unioncamere. Mentre è stata
convocata per lunedì 29 maggio alle 10 una seduta straordinaria
del Consiglio dell'ente nuorese, arrivano le prese di posizione
dei vice presidenti di Confcommercio di Nuoro e Ogliastra, Nadia
Secchi e Roberto Melis, e del presidente di Confindustria
Sardegna centrale Roberto Bornioli.
"Solo dei parametri discutibili - denunciano i due dirigenti
dei commercianti - stanno condannando alla fine Camera di
commercio di Nuoro grazie alla superficialità di chi ha
costruito questo provvedimento illogico ed irrazionale per cui
il più grande deve sopravvivere anche se inefficiente ed il
piccolo deve liquefarsi anche se funziona". Va già duro anche
Bornioli, che spinge per una mobilitazione generale. "Occorre
opporsi in tutti i modi al piano di riorganizzazione presentato
da Unioncamere che ha proposto l'istituzione di due Camere di
commercio in Sardegna, con l'accorpamento della Camera di
Oristano con quella di Cagliari, e la fusione della Camera di
Nuoro con Sassari. È necessaria - conferma il numero uno degli
industriali del centro Sardegna - una mobilitazione unitaria del
territorio e il coinvolgimento della politica a tutti i livelli.
Occorre un intervento forte da parte della Giunta regionale e
del presidente Pigliaru, a partire dalla prossima conferenza
Stato-Regioni prevista per il 25 maggio".
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