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In Finanziaria interventi antiviolenza

In Finanziaria interventi antiviolenza

Esponenti Assemblea chiedono che provvedimenti siano strutturali

CAGLIARI, 30 marzo 2017, 12:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Vorremmo che gli interventi non fossero solo sulla scia degli eventi, ma diventassero strutturali". Con questa premessa le quattro consigliere regionali Daniela Forma (Pd), Rossella Pinna (Pd), Annamaria Busia (Campo Progressista) e Alessandra Zedda (Forza Italia) hanno presentato i provvedimenti approvati in Finanziaria in materia di tutela della donna e dei minori vittime di crimini domestici. Quattro emendamenti - il primo di Pinna e altri, il secondo della Giunta e gli altri due con Busia prima firmataria - che prevedono l'ampliamento della rete di centri antiviolenza, l'aumento dello stanziamento, da 300mila a 900mila euro, la spesa di 100mila euro per la costituzione del Fondo regionale per le vittime e gli orfani per crimini domestici, e altri 100mila per interventi rivolti ai responsabili di violenza di genere. "Abbiamo lavorato assieme, a dimostrazione della sinergia tra noi consigliere", ha spiegato Forma che ha illustrato il pacchetto.
    "300mila euro per i centri antiviolenza, a fronte di uno stanziamento nazionale di 900mila, erano pochi", ha detto Pinna.
    Quanto al numero di centri nell'Isola, "alcune zone, penso al Sulcis, rimanevano scoperte, così abbiamo proposto di rendere più capillare l'assistenza". La consigliera ha aggiunto: "i femminicidi che ci scuotono sono la punta di un iceberg. Occorre una prevenzione che necessita l'impegno di tutti gli attori in campo, scuole comprese". Busia ha definito "di sistema" gli interventi approvati e ha descritto le proposte, che portano la sua firma: "100mila euro per la tutela e la cura di minori vittime è una cifra importante - ha affermato - quanto agli uomini maltrattanti lo stanziamento di ulteriori 100mila euro servono alla costituzione di centri a loro destinati". La consigliera ha anche annunciato "lo studio di un sistema giuridico, in collaborazione con i alcuni dirigenti di polizia, per convogliare gli uomini ammoniti nei centri". Per Zedda, infine, "posto che abbiamo fatto un passo avanti e ringraziamo il Consiglio, il fenomeno ci ha comunque superato, per questo bisogna ripensare la normativa e alzare la voce perché abbiamo un impegno pubblico".
   

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