Sono quasi mille i ragazzi e le ragazze residenti in Sardegna che dal 20 aprile dello scorso anno hanno effettuato nel comprensorio polisportivo militare "Rossi" a Cagliari le prove di efficienza fisica per entrare nell'Esercito come "Vfp1", volontari in ferma prefissata di un anno, mentre per il reclutamento del 2017 - 2000 posti disponibili - sono già 649. Il bilancio, a quasi un anno dall'apertura del centro di selezione sardo, è stato tracciato oggi mentre sono in corso le prove fisiche per il reclutamento del primo blocco.
L'apertura del centro a Cagliari ha consentito ai sardi che aspirano di entrare nell'Esercito di risparmiare, senza affrontare le spese di viaggio. Fino al 2016, infatti, chi doveva effettuare le prove fisiche era costretto a raggiungere più volte Foligno. Alle selezioni, negli ultimi 12 mesi, si sono presentati uomini e donne che si sono dovuti sottoporre ai test fisici.
In particolare, la simulazione del sollevamento di una bomba da mortaio da 120 mm, l'armamento di una mitragliatrice, il trascinamento di un militare ferito, fino alla corsa. "Il trend è in crescita - ha evidenziato il generale Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando militare Esercito Sardegna - dal 2013 fino ad oggi abbiamo un incremento del 25 per cento di personale arruolato grazie anche a questa agevolazione fornita ai sardi. Tra chi prova i test, circa il 20 per cento sono ragazze e in fase di arruolamento si assestano intorno all'8 per cento".
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