Seconda vittoria in trasferta
della stagione per il Cagliari. I tre punti lontano dalla
Sardegna mancavano da una vita: era il 16 ottobre 2016, gara a
San Siro con l'Inter. Anche in quel caso un due a uno in
rimonta.
Con il Crotone ieri è stato davvero un match point che vale
la salvezza. Non matematica, s'intende: ci sono ancora dodici
giornate e troppi punti in palio. Ma il Cagliari è a più sedici
dalla terzultima: il discorso, anche tenendo conto della
andatura delle ultime tre, sembra davvero archiviato. Casomai,
se vogliono dare ancora un senso a questo campionato, i rossoblù
dovrebbero guardare più in alto che in basso. Cercando di
mettersi come obiettivo quel decimo posto indicato come punto di
riferimento anche dal presidente Giulini: non è lontano, sta
appena quattro lunghezze più in alto.
Ieri la squadra di Rastelli ha fatto vedere un po' un
riassunto del meglio e del peggio di questa stagione. Malissimo,
ad esempio, nella prima mezz'ora: sembrava il solito Cagliari
formato trasferta quasi destinato e rassegnato alla sconfitta.
Insomma, la squadra che non riesce ad uscire dalla propria metà
campo e che consegna a ripetizione la palla agli avversari per
una nuova azione.
Sino all'inevitabile gol al passivo. Questa volta, però, c'è
stata la reazione. Alla prima manovra costruita con due-tre
passaggi ben fatti, il Cagliari ha trovato pareggio e scossa.
Nella ripresa, aiutata anche da Rastelli che nel momento di
"stanca" del Crotone ha buttato dentro anche Borriello per
cercare la vittoria, la squadra ha piazzato pure il sorpasso.
Proprio con la rete del bomber. Ora l'ex Juve, Milan, Roma è a
undici reti: terzo italiano nella classifica marcatori.
E domenica prossima c'è l'Inter al Sant'Elia: si va verso il
tutto esaurito.
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