La Rete Mediterranea delle
statue-stele-menhir è una realtà, il patto di amicizia tra le
città accomunate dalla presenza di questi singolari monumenti
megalitici è stato suggellato nell'ambito della terza edizione
di TourismA, in corso al Palazzo dei Congressi di Firenze.
"Noi sottoscritti - è detto nel documento di costituzione
della Rete - responsabili scientifici nei musei che espongono
statuaria preistorica dell'età del Rame, volendo considerare le
nostre relazioni al fine di aumentare l'attrattività dei
rispettivi patrimoni promuovendone una maggiore visibilità, con
questo Patto d'amicizia intendiamo creare una rete museale
dedicata specificamente alle statue-stele-menhir conservate nei
musei italiani, nella prospettiva di allargare tale iniziativa
in un prossimo futuro, anche a musei stranieri dotati di eguale
patrimonio".
Cosa significhi per la Sardegna entrare in rete, lo spiega
Giorgio Murru - direttore del Museo della statuaria preistorica
della Sardegna (Laconi) - protagonista con Angelo Ghiretti,
direttore del Museo di Pontremoli, del varo di questa importante
iniziativa: "La rete è un modo per consentire un confronto che
non è solo scientifico, ma un incontro con altre realtà della
Penisola, dalla Lunigiana alla Puglia passando per l'Arco
alpino".
L'intento è di creare un collegamento con le città accomunate
dalla presenza di testimonianze megalitiche riconducibili a
quella classificazione: Pontremoli, La Spezia, Aosta, Riva del
Garda, Trento, Silandro (Bolzano), Capo di Ponte (Brescia),
Teglio (Sondrio), Bovino (Foggia) Laconi e Perfugas:
"L'obiettivo - conclude Murru - è quello della mutua
comunicazione, ma anche dell'organizzazione di eventi comuni,
che si realizza con l'interscambio e nella più concreta
possibilità di accedere a finanziamenti per realizzare progetti
di più ampio respiro".
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