Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sardegna
  1. ANSA.it
  2. Sardegna
  3. Video hard di 16enne su WhatsApp, ora genitori-sentinelle

Video hard di 16enne su WhatsApp, ora genitori-sentinelle

Cagliaritana ripresa mentre amoreggia, allarme lanciato da Ifos

Padri e madri diventano "sentinelle digitali" per controllare i profili dei social network ma anche la messaggistica sui cellulari dei propri figli: obiettivo "scovare" episodi di cyberbullismo o video a luci rosse che coinvolgono minorenni, bloccando il cosiddetto sexting, l'invio di messaggi di testo, video o foto esplicite attraverso i telefonini. È proprio grazie a uno di questi gruppi di genitori, affiancati da altri composti da studenti, che è stata scoperta la diffusione virale di un video che vede come protagonista una 16enne cagliaritana, ripresa mentre amoreggia con il compagno.

Una diffusione avvenuta su whatsapp, su cui adesso indaga la Polizia postale, anche perché la ragazzina è stata presa di mira con insulti e minacce sui social. La segnalazione del video è arrivata a uno dei gruppi di genitori e studenti che collabora con l'Ifos, l'Istituto di formazione nel settore psico socio-sanitario. "Abbiamo una rete di genitori digitali e una di studenti come sentinelle digitali - spiega il presidente Luca Pisano - è grazie a questi gruppi che ci è arrivata la segnalazione del video. Noi abbiamo subito informato la Polizia postale".

L'Ifos ha avviato da tempo in alcune scuole di Cagliari e del Nuorese il progetto "Il genitore digitale" con l'obiettivo di costituire una rete di adulti, formati e seguiti da specialisti, che possano monitorare i comportamenti online e 'off-line' dei minori, evitando episodi di cyberbullismo o diffusione di video e foto di ragazzini a luci rosse. "Collaborano con noi come genitori digitali 250 adulti e 20 studenti sentinelle - racconta ancora Pisano - credo che questa sia l'unica strada percorribile per frenare il fenomeno. Abbiamo mutuato una tecnica statunitense portata avanti dall'avvocatessa newyorchese Parry Aftab, direttrice della Stop Cyberbullying e Wired Safety. I genitori stanno collaborando con noi egregiamente, anche se la rete dovrebbe essere ampliata".

Gli adulti che collaborano con l'Ifos monitorano e segnalano subito ogni caso sospetto. "Ci inviano link collegati a social network o magari anche un video o una foto che sono riusciti ad ottenere dai figli - precisa il presidente dell'Istituto - noi poi inviamo la segnalazione agli organi competenti". Così come è avvenuto per l'ultimo caso a Cagliari. Una volta che la Polpost individuerà chi ha diffuso il video della 16enne e tutti i personaggi coinvolti, invierà una relazione in Procura: in tanti potrebbero finire nel registro degli indagati.

Secondo Sarah Ungaro, vice presidente di Anorc Professioni, associazione nazionale per operatori e responsabili della conservazione digitale, bisogna educare i ragazzi sui gravi pericoli del web. "La rete - spiega - può trasformarsi in un vero e proprio mostro se non ci si muove con prudenza. Registrare un video o fare una foto e condividerla dal proprio smartphone è roba che soprattutto i ragazzi si ritrovano a fare quasi tutti i giorni senza però rendersi conto delle potenziali conseguenze che quest'azione può portare".

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      301 Moved Permanently

      301 Moved Permanently


      nginx
      Vai alla rubrica: Pianeta Camere


      Modifica consenso Cookie