Negli ultimi 15 anni sono stati 11.555 siti di 'interesse regionale' conteggiati dall'Istituto Demoskopika che hanno subìto attacchi informatici di vario tipo. E la Sardegna, con 686 siti violati, è al sesto posto nella classifica nazionale dietro Toscana, in vetta, Sicilia, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.
Spostando l'attenzione sui portali istituzionali, lo studio individua 1.185 i siti presi di mira. Toscana sempre in vetta con 288 siti istituzionali, ma la Sardegna in questa graduatoria è sedicesima con 15 siti presi d'assalto. Meno visitate soltanto le pagine web di enti in Valle d'Aosta, Molise, Trentino Alto Adige e Basilicata.
In generale - questa l'analisi del dato nazionale - su 1.250 hackeraggi analizzati avvenuti negli ultimi 18 mesi (da luglio 2015 ad oggi) oltre la metà, il 55,5% ha una matrice politica. Ben 694 violazioni, firmate da hacker che nella maggior parte dei casi si professano mussulmani, hanno avuto l'obiettivo prioritario di produrre rivendicazioni politiche. Una motivazione, altrettanto significativa, è legata al desiderio dell'hacker di dimostrare la vulnerabilità del sito e rivendicare l'accessibilità per tutti delle informazioni.
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