I vandali hanno deturpato nel cuore
della notte il monumento naturale del Fungo, simbolo di
Arzachena. Ora una società si è offerta di riportarlo al suo
splendore, gratuitamente. "Sono inaccettabili azioni che
deturpano i beni pubblici - dice il sindaco Alberto Ragnedda
dopo la comparsa di una scritta a spray nera sulla roccia - per
questo abbiamo attivato subito le procedure per riportare il
monumento allo stato naturale".
Tra le ditte contattate, la Ibix ha da subito manifestato la
volontà di intervenire. "La nostra società è da sempre impegnata
nella conservazione del patrimonio culturale - spiega il
responsabile di zona Mario Cau - Il contrasto delle attività
vandaliche e delle azioni che degradano il decoro urbano è uno
dei nostri valori fondanti. Abbiamo dunque proposto l'utilizzo
delle nostre tecnologie per ripristinare l'originale stato del
monumento. Il metodo Ibix consiste nella proiezione a pressione
controllata di un inerte sulla superficie trattata, che
consentirà la completa rimozione delle scritte senza cagionare
alcun danno al granito sottostante". L'intervento è programmato
per venerdì 2 dicembre e il Comune invita tutta la cittadinanza
a partecipare per dire No al vandalismo. "E' importante far
capire che azioni del genere comportano dei costi per la
comunità e, soprattutto, un danno di immagine per tutta
Arzachena", chiarisce il sindaco.
La roccia del Fungo, oltre a rappresentare un monumento
naturale di estremo valore per la sua straordinaria
conformazione, è stato fin dall'antichità un rifugio e una base
strategica per le prime popolazioni di Arzachena, si parla di
circa 6 mila anni fa, così come testimoniano i resti risalenti
ai periodi Neolitico e Nuragico ritrovati nelle vicinanze.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA