Giornata decisiva per i pescatori
delle marinerie di Oristano, che attendono notizie positive dal
tavolo di Palazzo Chigi tra Regione e ministero della Difesa.
Gli operatori sollecitano lo sblocco degli indennizzi
per il fermo pesca legati alle esercitazioni militari e la
riperimetrazione delle aree interdette: due punti che potrebbero
trovare spazio in un documento già inviato in bozza dal
presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al Governo.
Nel frattempo, per mantenere il pressing sulla spinosa
questione, è ripresa oggi, dopo due giorni di tregua, la
mobilitazione delle marinerie con il doppio presidio di barche
in mare, al limite delle acque interdette alla navigazione, e a
terra con i pescatori che manifestano a Marceddì. Entrambi i
presidi sono stati autorizzati in via straordinaria sino alle
20. Se l'incontro romano avrà un esito positivo, gli operatori
potranno riprendere il loro lavoro in mare, sospeso in queste
tre settimane a causa della protesta. Saranno i loro
rappresentanti, oggi presenti a Roma, ad informarli sull'esito
del tavolo a Palazzo Chigi.
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