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Difesa: ok indennizzi pescatori C.Frasca

Difesa: ok indennizzi pescatori C.Frasca

Governo si impegna a erogare gli indennizzi nei tempi stabiliti

ROMA, 27 ottobre 2016, 11:46

Redazione ANSA

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Capo Frasca, delegazione pescatori sotto P.Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Capo Frasca, delegazione pescatori sotto P.Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Capo Frasca, delegazione pescatori sotto P.Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il giorno dopo l'intesa tra il ministero della Difesa e la Regione Sardegna che sblocca gli indennizzi dei pescatori delle marinerie dell'Oristanese, gli operatori del settore si riuniscono in assemblea, questa mattina, a Marceddì (Oristano) per decidere lo stop alla mobilitazione avviata tre settimane fa. Alla consueta assemblea mattutina, che ha sempre anticipato il doppio presidio a terra e in mare - davanti al poligono militare di Capo Frasca - parteciperà anche il presidente della Regione sarda, Francesco Pigliaru, che ieri aveva definito un grande risultato l'accordo firmato a Palazzo Chigi.

Il ministero e la Regione hanno concordato di integrare l'elenco delle marinerie beneficiarie delle misure di indennizzo includendo quella di Capo Frasca, la più numerosa dell'Isola e finora l'unica estromessa. Il Governo si è impegnato ad erogare gli indennizzi secondo le decorrenze stabilite. Al tavolo erano presenti il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, il segretario generale della Presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti e i rappresentanti del ministero dell'Economia e delle Finanze.

PIGLIARU, ORA TUTTI PESCATORI GARANTITI - "L'intesa siglata è un risultato molto importante, viene finalmente garantita equità di trattamento anche ai pescatori di Capo Frasca, circa 600 lavoratori che vedono riconosciuti i loro diritti e potranno beneficiare degli indennizzi esattamente come tutti gli altri".

Lo afferma il presidente della Regione Francesco Pigliaru commentando il protocollo firmato a Palazzo Chigi. "L'azione unita dei pescatori, degli amministratori del territorio, dei rappresentanti politici, la determinazione della Giunta, la capacità di ascolto e la disponibilità alla collaborazione di questo Governo nazionale e del Ministero della Difesa, sono tutti gli ingredienti che ci hanno permesso di portare a casa un risultato atteso da ben 17 anni, da quando i primi indennizzi sono stati riconosciuti nel protocollo del 1999 - sottolinea il governatore - Possiamo ben dirci soddisfatti".

L'intesa prevede l'erogazione degli indennizzi a decorrere dal 2015 con gli stessi criteri utilizzati per le altre marinerie. Quelle di Arbus, Terralba e Corru s'Ittiri godranno di un indennizzo aggiuntivo poiché sottoposte a maggiori limitazioni.

Il ministero della Difesa si impegna inoltre a valutare la possibilità di una rideterminazione delle aree di sgombero che consenta una riduzione del periodo di interdizione alla pesca e navigazione, con l'opportunità di aprire canali di transito nei momenti in cui le condizioni meteo marine avverse rendessero pericolosa la navigazione per altre vie. Per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle esercitazioni saranno adottate Ordinanze temporanee di sgombero.

LEGACOOP, FINE DI UNA DISCRIMINAZIONE - "E' la fine di una discriminazione che andava avanti da troppo tempo. Una tappa storica, stimolo a vincere la rassegnazione che attanaglia i pescatori, diventando propositivi". Lo dice all'ANSA Gabriele Chessa, della Legacoop di Oristano, commentando la firma a Palazzo Chigi sul protocollo d'intesa che sblocca gli indennizzi per i pescatori di Capo Frasca e pone le basi per la riperimetrazione delle aree interdette a mare per le esercitazioni militari, attraverso calendari definiti con le ordinanze.

"Grazie al prezioso lavoro di squadra, all'impegno di tanti, Regione in primis, sono venute meno delle granitiche rigidità - sottolinea Chessa - Il risultato testimonia la ragionevolezza delle nostre istanze e apre una nuova fase alla ricerca di un punto di equilibrio tra pesca e attività esercitative. Pesca che ha ora altre sfide da percorrere contando soprattutto sui suoi mezzi per compiere un necessario salto di qualità. Ora - spiega il rappresentante di Legacoop - spetta al Mef la quantificazione degli indennizzi tenendo conto dei giorni di esercitazione e di chi ha i requisiti per poter beneficiarne".

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