Presidio questa mattina
all'azienda ospedaliera Brotzu dell'Associazione per il Diabete
Infantile Giovanile (Adig) che lamenta diverse carenze
nell'assistenza dei bambini e degli adulti, soprattutto nel
centro di diabetologia di Cagliari. Le nuove diagnosi di diabete
in Sardegna sono 120 ogni anno nella fascia di età 0/14.
"Lo storico centro è in procinto di chiudere, o meglio le
infermiere e diabetologi che vi operano con grande
professionalità devono riprogrammare l'assistenza e non
accettare più nuovi diabetici - osserva il portavoce
dell'associazione, Antonio Cabras -. D'ora in avanti sarà
garantita l'assistenza solo a 20 pazienti con il Day service,
ciò significa che i pazienti saranno visti meno di una volta
all'anno".
"Il servizio diabetologico, secondo la Regione - prosegue -
dovrà essere offerto dalla medicina territoriale, che però
rischia di far allungare i tempi non solo per le visite, visto
che ci sono lunghe liste d'attesa, ma anche di mettere nelle
condizioni i pazienti adulti e le famiglie dei bambini affetti
di diabete di ricorrere ai privati visto che non c'è un
coordinamento tra diabetologia e servizi specialistici".
Riguardo all'assistenza per i più piccoli, l'associazione
rimarca che "il problema principale è legato all'utilizzo degli
spazi per l'accoglienza dei genitori e la visita dei bambini.
L'associazione ha ottenuto un incontro con il direttore
generale del Brotzu Graziella Pintus, fissato per il 3 novembre.
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