"La Nazionale? Adesso pensiamo alla Fiorentina. Poi magari la Nazionale la guardiamo tutti insieme quest'estate". L'attaccante del Cagliari Federico Melchiorri, una vita calcistica su e giù nell'ottovolante, scherza e non si monta la testa dopo i due gol (e mezzo) in due partite e l'eroica partita di domenica a San Siro vinta con l'Inter. "Bello, bellissimo - racconta - ma nel calcio è così, tutto può cambiare in un momento all'altro nel bene o nel male".
Ed è lui stesso a non dare per scontata la sua presenza in attacco dal primo minuto nella partita con i viola (a Milano era andato in panchina Borriello). "Ora sto bene e sono disponibile al cento per cento, ma è chiaro che nelle valutazioni di chi decide pesa il fatto che io venga da sei mesi di infortunio e che ci sono degli impegni ravvicinati. Come sto? I fastidi alla gamba ci sono ma è normale che sia così: passeranno. Devo acquistare minutaggio. Ed è chiaro che i tempi di recupero dopo uno sforzo al momento sono più lunghi".
Pronto alla prossima sfida: "Stiamo studiando la Fiorentina sotto tutti gli aspetti, noi giocheremo questa partita come sempre, la vittoria sarebbe un bellissimo risultato. Ma attenzione alla Fiorentina: nonostante la classifica rimane una delle migliori squadre del campionato". Con lui in conferenza stampa questa sera al Cagliari Store, anche il difensore polacco Bartosz Salamon, tra i protagonisti della scalata in A ma ora chiuso dalla coppia Ceppitelli-Alves.
Sempre con il sorriso, però: le foto lo ritraggono sempre in prima fila quando c'è da festeggiare le imprese di chi va in campo: "È lo spirito giusto - raccont a- quando giocavo io ero contento nel vedere chi non giocava esultare con me. Il posto perso in Nazionale? Be', la Nazionale passa da quello che farò a Cagliari: devo fare il massimo e farmi trovare pronto quando sarò chiamato in campo".
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