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Migranti: assaltato centro da aprire

Migranti: assaltato centro da aprire

Raid cittadini nel cagliaritano. Sindaca, scelte vanno condivise

CAGLIARI, 06 settembre 2016, 13:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I carabinieri stanno indagando sul raid vandalico compiuto in un'abitazione a due piani situata in via Roma a Burcei, destinata, nell'intenzione del proprietario, a diventare un centro di accoglienza per migranti. Sabato mattina un gruppo di cittadini si è radunato davanti allo stabile con una convocazione via WhatsApp: si doveva discutere del centro non gradito ai residenti, poi però i più facinorosi hanno deciso di forzare l'ingresso della palazzina. Un vero e proprio assalto: finestre sfondate, porte scardinate, mobili e suppellettili danneggiati. Smaltita la rabbia, se ne sono andati. Sul posto sono arrivati i carabinieri: indagini difficili, nessuno parla e molti dicono di non essersi accorti di nulla, nonostante tutto sia avvenuto in pieno giorno. Lo stabile è di Vittorio Zuncheddu, proprietario dell'hotel Burranca di Sinnai, già trasformato in centro di accoglienza. La sindaca di Burcei prende le distanze dalle violenze ma rilancia le preoccupazioni per un'ospitalità non condivisa con i territori.
    "Chiaramente condanniamo quanto accaduto - dice all'ANSA Giovanna Zuncheddu - un gesto grave e ingiustificabile. Capisco però la preoccupazione dei cittadini, suffragata da quanto veniamo a sapere sui vari centri. Avevo già espresso la mia perplessità alle istituzioni sulla possibile apertura del centro a Burcei, avevo chiesto un incontro al Prefetto. Il sistema dell'accoglienza è sbagliato - sottolinea la sindaca - bisogna avere progetti per i migranti, non possono essere lasciati allo sbando in un territorio in cui non vogliono stare, creando problemi per l'ordine pubblico. La decisione di aprire una struttura per i profughi, che sia di un privato, libero di utilizzare le sue proprietà, o delle istituzioni, deve essere condivisa con la popolazione, non si può pensare di imporre una linea di questo genere, si rischia di compromettere la tranquillità di una intera comunità".
   

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