Non si conoscono ancora i nomi
dei 14 indagati dalla Procura di Cagliari nell'ambito
dell'Operazione Seggiolone, l'inchiesta aperta 3 anni fa dopo
una denuncia presentata dalla Asl di Carbonia. Si tratta di
medici, dipendenti Asl, malati e imprenditori. Sono accusati a
vario titolo di corruzione e comparaggio. Il giro di corruzione,
secondo gli inquirenti, ruota attorno al mercato delle sedie a
rotelle, letti ortopedici e altri ausili per disabili.
L'indagine è rimasta a lungo segreta perché gli investigatori -
coordinati dal pm Enrico Lussu - stavano effettuando
accertamenti anche con l'ausilio di intercettazioni ambientali e
telefoniche.
Gli indagati non provengono solo dal Sulcis: le indagini dei
carabinieri della Compagnia di Carbonia, coordinati dal capitano
Giuseppe Licari, hanno raggiunto Cagliari e altri centri
dell'Isola, scoprendo un giro di regali e benefit assicurati a
medici in cambio di "consigli pilotati" ai pazienti che venivano
indirizzati in alcune rivendite di sedie a rotelle.
Inoltre, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, le
attività finite nel mirino della Procura facevano anche affari
d'oro: gli ausili per disabili sono già costosi (tutti pagati
dal sistema sanitario nazionale), ma i militari avrebbero
scoperto che venivano anche prescritti optional non necessari
che facevano lievitare il prezzo. I nomi degli indagati si
conosceranno solo quando cadrà il segreto istruttorio con
l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA