E' pronto Nicolò Barella, classe 1997, vicecampione d'Europa con l'under 19, tre presenze in A e la quarta potrebbe essere domenica 28 nella sfida al Sant'Elia con la Roma, soprattutto se Rastelli dovesse optare per il ritorno allo schieramento classico, il 4-3-1-2. "Sarebbe un sogno - ha spiegato il giovane rossoblù in conferenza stampa - penso che incontrare la Roma, per giunta davanti al proprio pubblico, sarebbe davvero bello. Decide il mister: a me il compito di farmi trovare pronto sia in caso di impiego dall'inizio, sia a gara cominciata".
Nessuna paura di gente come Nainggolan o Strootman: "Sono forti anche fisicamente, bisogna passargli in mezzo alle gambe", ha scherzato Barella. Trequartista? "Ho giocato un po' in tutti i ruoli di centrocampo - ha detto - sono pronto a ogni tipo di utilizzo: spero di fare bene". Con lui in conferenza stampa il portiere Roberto Colombo, classe 1975, ventidue anni di differenza con Barella. "Il mio ruolo? Credo - ha sottolineato - che gli uomini di esperienza in un gruppo servano a mantenere la barra dritta o per continuare a fare bene o per non perdersi nei momenti di difficoltà".
È uno dei giocatori più longevi tra i professionisti. Ma non ha ancora mai parlato di fine corsa. "Obiettivi? Nessuno in particolare - ha chiarito - se non fare bene quello che sto facendo vivendo momento per momento". La 'lettura' della sconfitta con il Genoa è senza grandi rimpianti, ma con lo sguardo sul futuro: "Se il palo fosse stato gol - ha ricordato - staremmo parlando di un'altra partita. Ma l'importante è fare tesoro anche di esperienze come questo: mi è piaciuto lo spirito della squadra. Ma abbiamo anche capito come in serie A si possano perdere delle partite nel giro di due minuti. Nulla da resettare: impariamo e andiamo avanti".
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