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Sisma, Sardegna pronta a mobilitarsi

Sisma, Sardegna pronta a mobilitarsi

Esecutivo esprime dolore e solidarietà per tragedia

CAGLIARI, 26 agosto 2016, 09:08

Redazione ANSA

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Earthquake in Amatrice - RIPRODUZIONE RISERVATA

Earthquake in Amatrice - RIPRODUZIONE RISERVATA
Earthquake in Amatrice - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Amministrazione comunale di Cagliari risponde all'appello dell'Anci inviando nelle zone colpite dal sisma tre tecnici specializzati nella valutazione e nella stima dell'agibilità e dei danni subiti dagli edifici pubblici e privati. I tecnici della Protezione civile lavoreranno con i colleghi provenienti da tutta Italia a supporto degli uffici tecnici e amministrativi delle strutture comunali interessate. Le operazioni di rilevazione dei danni saranno coordinate sul posto dalla Protezione civile nazionale attraverso i referenti Anci. Le attività si protrarranno per alcune settimane: altri dipendenti del Comune potranno aggiungersi alle squadre di supporto secondo le necessità che saranno comunicate.

PRONTA A PARTIRE COLONNA MOBILE - "Cinquanta persone del sistema di Protezione civile regionale sono operative in caso di chiamata dal Coordinamento Regioni della Protezione civile per il sostegno alle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal sisma". Lo dice l'assessore della Difesa dell'Ambiente della Sardegna, con delega alla Protezione civile, Donatella Spano.

Questa mattina l'esponente della Giunta ha comunicato direttamente con il capo nazionale Fabrizio Curcio e il direttore Graziano Nudda ed è in continuo contatto con il coordinamento nazionale per l'attivazione immediata in caso di chiamata. La colonna mobile è composta da personale esperto, mezzi di supporto ai cittadini e attrezzi per liberare le strade di accesso interne dalle macerie e poter arrivare a soccorrere le popolazioni. La Sardegna è in grado di allestire un campo per 250 persone.

Dal momento in cui verranno chiamati, i volontari e gli operatori della Protezione civile della Sardegna sono pronti a partire in poche ore in nave verso il centro Italia, sconvolto dal sisma che ha distrutto interi paesi e causato decine di morti. Disponibili tra le 50 e le 60 persone, soprattutto tecnici esperti nella gestione delle emergenze o nella movimentazione di terra e macerie, ma anche medici e infermieri, oltre che soccorritori con alle spalle esperienze in altre tragedie simili.

"C'è addirittura chi ha chiamato in ufficio rendendosi disponibile a rientrare dalla ferie - racconta all'ANSA il direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda - siamo piccoli e non abbiamo grandi risorse, ma quando ci chiamano siamo pronti a prestare soccorso: anche in questo caso lo saremo". "Siamo stati allertati come le altre regioni questa mattina dal dipartimento di Protezione civile nazionale - spiega - e man mano che servirà chiameranno per dare un supporto o sostituire i volontari già arrivati dai territori più vicini, i primi a partire".

La Sardegna può contare sul personale della Protezione civile, su quello di Forestas, l'Agenzia per l'ambiente che ha a disposizione i mezzi per movimentare la terra ("quelli piccoli che riescono a passare nelle strade strette e tra le case diroccate"), del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale e di numerosi volontari. Tra queste associazioni ci sono anche due gruppi, uno di Cagliari e l'altro di Gonnesa, che si stanno specializzando per la ricerca di superstiti sepolti da macerie con l'aiuto di cani.

"Per noi è un elemento nuovo - sottolinea Nudda - visto che in Sardegna non ci sono terremoti". Tra le particolarità delle colonna mobile pronta a partire dall'Isola, quella di poter allestire un campo-rifugio per 250 persone, una struttura medica avanzata e cucine da campo.

PROTEZIONE CIVILE SARDEGNA, NESSUNA RICHIESTA BENI DI PRIMA NECESSITA' - "Fino ad adesso il Comitato operativo nazionale della Protezione civile non ha richiesto a nessuna Regione raccolta di cibo, vestiario e altri beni di prima necessità. L'unico supporto attivato dal Dipartimento nazionale è quello della raccolta fondi attraverso il numero solidale 45500, tramite cui è possibile donare due euro a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto inviando un sms o chiamando da rete fissa". Lo precisa la Protezione civile della Sardegna che richiama ad un "coordinamento all'interno del sistema nazionale, di cui anche l'Isola fa parte, per il migliore funzionamento possibile della macchina dei soccorsi". "In questo momento è in atto una grande prova di solidarietà e generosità dei sardi e molti, privati cittadini e imprese, stanno offendo beni alimentari e prodotti alle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal sisma - fa sapere la Protezione civile isolana - nel caso di beni già raccolti, è bene farli confluire presso le organizzazione di volontariato di Protezione Civile o i Comuni che si sono resi disponibili a tale scopo. Questi soggetti provvederanno a elencare dettagliatamente i beni confluiti e a comunicarli, insieme al nominativo e al recapito telefonico di un referente, alla sala operativa regionale della Protezione civile (all'indirizzo di posta elettronica sori.protezione.civile@regione.sardegna.it). Sarà quindi la Sala operativa a prendere atto delle raccolte spontaneamente effettuate e, solo in caso di richiesta dal sistema nazionale, provvederà a contattare i referenti per l'eventuale consegna. Per qualsiasi ulteriore informazione i cittadini della Sardegna possono contattare il numero 070 6066501 attivo 24 ore su 24.

PIGLIARU, SARDEGNA MOBILITATA - Il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, e la Giunta, "a nome di tutti i sardi esprimono dolore e solidarietà per la tragedia che ha colpito le popolazioni dell'Italia centrale". "In questo drammatico momento - sottolinea Pigliaru - la Sardegna è pronta a mobilitarsi immediatamente, attraverso uomini e mezzi del Sistema regionale di Protezione civile, per offrire il suo concreto contributo e fornire tutto l'aiuto necessario nella delicata fase dei soccorsi".

E in segno di lutto, bandiere a mezz'asta nel Palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari, e nelle sedi degli Assessorati regionali.

ANCI, SOLIDARIETA' E SOSTEGNO POPOLAZIONE - Con una nota inviata ai presidenti di Anci Lazio, Marche e Umbria, oltrechè ai sindaci di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, il presidente di Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, ha espresso "a nome di tutti i sindaci dei comuni sardi, la solidarietà e il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto".

"Profondo e sentito - ha aggiunto - è il nostro cordoglio per le vittime e la vicinanza ai loro familiari". "I comuni sardi e l'intera Sardegna - ha concluso - sono vicini ai colleghi sindaci e amministratori locali dei territori colpiti, impegnati in queste ore nelle operazioni di soccorso e di organizzazione degli aiuti insieme a centinaia di volontari, uomini della Protezione Civile e dello Stato".

GANAU, ISOLA PRONTA A FARE LA PROPRIA PARTE - "Come sempre la Sardegna è pronta a fare la sua parte, fornendo il proprio contributo e tutto l'aiuto necessario nella delicata fase dei soccorsi". Lo dichiara il Presidente del Consiglio regionale sardo, Gianfranco Ganau, che assieme all'Assemblea regionale della Sardegna "esprime solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto".

 

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