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Ue, aiuti Stato Sardegna a vettori aerei

Ue, aiuti Stato Sardegna a vettori aerei

Regione deve recuperarli. Nessun sostegno invece agli aeroporti

CAGLIARI, 29 luglio 2016, 20:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per la Commissione europea sono illegali gli aiuti pubblici concessi dalla Regione Sardegna a compagnie aeree selezionate che lavorano negli aeroporti di Cagliari e Olbia: gli aiuti di Stato hanno dato loro "un vantaggio sleale che deve ora essere rimborsato". Nessun problema, invece, per gli aeroporti sardi: la Commissione ha concluso che questi non hanno ricevuto alcun aiuto statale, poiché il finanziamento pubblico è stato interamente trasferito alle compagne aeree.

Gli aeroporti non hanno quindi tratto alcun vantaggio e sono serviti solo come intermediari per il trasferimento degli aiuti ai beneficiari. Nel 2010 la Sardegna ha adottato un regime per sviluppare il trasporto aereo e per garantire per tutto l'anno i collegamenti aerei da e per la regione. Tale regime prevedeva finanziamenti agli aeroporti di Cagliari e Olbia, che a loro volta li utilizzavano per fornire compensazioni finanziarie a compagnie aeree selezionate. L'obiettivo di tale compensazione era aumentare il traffico aereo verso gli aeroporti sardi. Il trasferimento dei finanziamenti regionali dagli aeroporti alle compagnie aeree avveniva a condizioni controllate dalle autorità sarde.

Nel gennaio 2013 la Commissione ha avviato un'indagine approfondita per esaminare se il regime questione fosse in linea con le norme europee sugli aiuti di Stato. Gli interventi pubblici a favore delle società non configurano aiuti di Stato ai sensi delle norme dell'Ue quando avvengono a condizioni accettabili per un investitore privato (principio dell'investitore operante in un'economia di mercato). Dall'indagine della Commissione è emerso che nessun investitore privato avrebbe accettato di finanziare un tale incremento di traffico aereo, né le connesse attività di marketing. "Il finanziamento pubblico concesso dalla Sardegna configura pertanto un aiuto di Stato ai sensi delle norme Ue", spiega Bruxelles.

'SALVO' ANCHE L'AEROPORTO DI ALGHERO - Per quanto riguarda l'aeroporto di Alghero, la Commissione ha concluso che la questione "è già stata pienamente affrontata in una decisione adottata dalla Commissione stessa nell'ottobre 2014 su un caso separato". L'aeroporto di Alghero, così come Olbia e Cagliari, non deve pertanto restituire nessun aiuto.

Nella decisione del 2014 si constatava che "alcuni accordi conclusi dal dirigente dell'aeroporto di Alghero" avevano procurato alle compagnie aeree beneficiarie "un indebito vantaggio economico", che nel frattempo è stato avviato a recupero. "Per quanto riguarda l'aeroporto di Alghero - conclude Bruxelles - non si è resa quindi necessaria nessuna ulteriore azione.

BATOSTA PER I LOW COST - La pronuncia della Commissione europea sugli aiuti alla low cost finanziati attraverso la legge regionale 10 del 2010, rappresenta una batosta per la mobilità in Sardegna, dove il sistema dei collegamenti con alcuni scali minori della Penisola e con le principali città europee avviene principalmente attraverso i vettori a basso costo.

La Regione, che con l'articolo 3 della legge aveva versato alle compagnie aeree circa 80 milioni di euro che ora andranno recuperati, era in attesa di questa decisione e prudenzialmente aveva frenato sui nuovi finanziamenti alle low cost sollecitati dopo la fuga di Ryanair dagli scali sardi per effetto dell'introduzione della supertassa di imbarco, ora sterilizzata dal governo per 4 mesi a partire dal prossimo 1 settembre.

"Ora dobbiamo leggere con attenzione il provvedimento per capire se all'interno del testo ci sono dei margini per poter intervenire - spiega a caldo l'assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana, sentito dall'ANSA - Attendevamo questa decisione che è complessa e che sicuramente opera dei distinguo che al momento non sono comprensibili senza una lettura attenta, ma emerge il fatto che il quadro fino ad esso delineato non può essere reiterato".

Il rischio adesso è che si apra una fase di incertezza sul futuro dei collegamenti garantiti in Sardegna dai vettori low cost, ma è ancora presto per capire l'impatto reale e gli sviluppi legati alla decisione di Bruxelles. Nel frattempo con le nuove linee guida sul trasporto aereo, la Giunta ha in previsione di utilizzare lo stanziamento di 10 milioni di euro per supportare le nuove rotte.

La legge regionale 10, i cui aiuti sono stati censurati oggi dall'Ue, prevedeva lo stanziamento delle risorse - 19,7 milioni per il 2011 e 24,5 mln per gli anni dal 2011 al 2015 - "per il potenziamento e lo sviluppo del trasporto aereo, quale servizio di interesse economico generale, anche attraverso la destagionalizzazione dei collegamenti aerei".

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