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Ok Asl unica,nasce Azienda tutela salute

Ok Asl unica,nasce Azienda tutela salute

Incorporerà le attuali otto Asl, ancora tensioni su scelta sedi

CAGLIARI, 27 luglio 2016, 13:57

Redazione ANSA

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Con la riforma della Sanità nasce in Sardegna la Asl unica che prende il nome di Azienda per la tutela della salute (Ats) e sostituisce le attuali otto aziende sanitarie locali. A questa si affianca l'Azienda regionale dell'emergenza e urgenza (Àreus).

Lo prevede l'articolo 1 del ddl approvato con i soli voti della maggioranza dal Consiglio regionale. Ancora nessun accordo, invece, nel centrosinistra per la scelta delle sedi delle due nuove aziende. L'individuazione slitta all'articolo 14 della riforma perchè sono caduti tutti gli emendamenti all'articolo 1, compresi quelli sulle sedi, sostituiti da un emendamento cosiddetto 'canguro' che ha fatto fare un balzo in avanti al primo articolo della legge, poi passato in Aula.

La Asl unica, dunque, incorporerà, subentrando nei rapporti attivi e passivi, tutte le altre aziende sanitarie dell'Isola attraverso una modalità che sarà individuata con l'articolo 14. Oltre all'Ats, in Sardegna restano l'Azienda ospedaliera Brotzu e le due Aziende ospedaliero-universiíaria dí Cagliari e Sassari. Tutte avranno personalità giuridica di diritto pubblico, saranno dotate di autonomia organizzativa, amministrativa, tecnica, patrimoniale, contabile e di gestione.

IN CAPO A ATS GESTIONE SERVIZI E CENTRALE COMMITTENZA - Oltre alla programmazione e all'erogazione dei servizi, la Asl unica, ribattezzata Azienda per la tutela della salute (Ats), opererà anche come centrale di committenza per l'aggiudicazione dei contratti di concessione e sugli appalti pubblici, finora gestiti dalle otto Asl locali.

L'Ats dovrà garantire poi l'omogeneizzazione e l'armonizzazione dei processi gestionali nel territorio in coordinamento con l'attività delle altre aziende sanitarie, accentrando le procedure concorsuali e selettive, il trattamento economico del personale, i magazzini e la relativa logistica, le reti informatiche, la comunicazione e le tecnologie sanitarie.

In campo alla Asl unica, inoltre, tutte procedure di organizzazione dei percorsi di formazione Ecm. L'organizzazione e il funzionamento della Ats sono disciplinati dall'atto aziendale che è adottato o modificato dal direttore generale, sentita la conferenza permanente Regione-enti locali, "entro sessanta giorni dall'emanazione dei relativi indirizzi, predisposti dalla Giunta regionale, previo parere della commissione consiliare competente".

ALLA GUIDA UN SUPERMANAGER CHE NON PIACE A CD - Si sgonfia l'opposizione interna al centrosinistra sulla figura del supermanager che guiderà la Asl unica, ribattezzata Azienda per la tutela della salute (Ats), e sul quale erano sorti dubbi per i troppi poteri attribuitigli.

Mentre il Partito dei Sardi e i Rosso Mori decidono di sostenere in toto la proposta della Giunta, ritirando tutti gli emendamenti all'articolo 3 che disciplina appunto i compiti del direttore generale della Ats, il Centro democratico va alla conta dei voti proponendo un suo emendamento, ma la maggioranza boccia l'ipotesi di regolazione dei poteri del dg e la contestuale riduzione del 20% dello stipendio.

Secondo il testo dell'articolo 3, la Ats sarà governata oltre che dal direttore generale, nominato dalla Giunta, da un direttore amministrativo e da un direttore sanitario. Il dg potrà delegare atti specifici o categorie di atti al direttore amministrativo, sanitario, di dipartimento, di Area socio-sanitaria locale o di struttura complessa.

Il supermanager potrà essere rimosso "quando ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell'amministrazione".

FRONDA CD NEL CENTROSINISTRA, SLITTANO LAVORI AULA - Il Centro democratico conferma la fronda interna al centrosinistra e dopo una serie di emendamenti bocciati dagli stessi alleati, sceglie la strada dell'astensione alle proposte di modifica della Giunta e all'articolo 4 che istituisce otto aree socio-sanitarie locali coincidenti con i territori delle otto aziende attuali.

La maggioranza tenta di ricompattarsi chiedendo lo slittamento della seduta a domani, l'opposizione alza le barricate ma inutilmente: alla fine l'Aula viene aggiornata di 24 ore, con inizio alle 10. Nel frattempo con il via libera all'articolo 4, si prevede la costituzione dell'Area socio sanitaria locale metropolitana entro il 31 dicembre 2019.

Tutte le aree socio-sanitarie locali sono dotate di autonomia gestionale secondo gli indirizzi strategici aziendali e sulla base degli obiettivi e delle risorse ad esse attribuiti, hanno una contabilità separata all'interno del bilancio aziendale, svolgono funzioni di coordinamento delle reti assistenziali e di governo unitario delle attività territoriali, ospedaliere e di integrazione socio-sanitaria nel territorio di riferimento.

ODG-ASSOSTAMPA, ORA TUTELARE GIORNALISTI ASL - Ordine dei giornalisti della Sardegna e Assostampa auspicano "con forza" che la riforma della sanità "sia un'occasione per dare prospettive ai giornalisti che fino a oggi hanno garantito l'informazione da parte delle aziende locali".

In una nota congiunta, si spiega che "cancellarne il ruolo, dimenticarne l'impegno, non danneggerebbe solo loro e le loro famiglie, ma anche i tantissimi giornalisti sardi che vogliono dare conto in modo completo di quanto accade in ambito sanitario, l'opinione pubblica sarda in generale e soprattutto l'azienda sanitaria unica e chi la dirigerà.

Si è scelto con coraggio e saggezza politica di creare un grande soggetto strategico sarebbe uno spreco - sottolineano Odg e Assostampa - farlo nascere muto". Su questo tema in Consiglio regionale è già pronto un emendamento, primo firmatario Pierfranco Zanchetta dell'Upc.

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