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Appalti pubblici, a imprese sarde il 36%

Appalti pubblici, a imprese sarde il 36%

Report Cna, aziende locali spesso fuori da grandi lavori

CAGLIARI, 27 maggio 2016, 11:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Imprese sarde sempre più tagliate fuori dai grandi lavori degli appalti pubblici. Confortante il dato sulle assegnazioni: nel biennio 2014-2015 sono stati aggiudicati in Sardegna 1.311 bandi di gara per una fetta dell'80% sul totale. Le imprese sarde si sono, però, aggiudicate solo il 36% della spesa complessiva, pari a 1,2 miliardi di euro. Sono i risultati che emergono da un report del Centro studi della Cna Sardegna.

Su 44 gare di importo superiore a cinque milioni di euro ben 32 sono state affidate ad imprese non sarde (il 73%). La maggior parte degli appalti isolani sono affidati ad imprese laziali, ma sono state le imprese lombarde ad aggiudicarsi le gare più sostanziose bandite in Sardegna. Le imprese locali - sottolinea la Cna - che continuano ad aggiudicarsi le gare meno sostanziose, in media 590mila euro di valore, praticano ribassi più contenuti intorno al 22% contro il 28% di quelle "continentali".

"Quello che emerge dalla nostra ricerca - spiegano Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della Cna e presidente di Cna Costruzioni - è che le imprese sarde continuano ad avere molta difficoltà ad ottenere i lavori pubblici più sostanziosi per i quali rileviamo una concorrenza sempre più rigida che si riflette in un aumento dello sconto per aggiudicarsi i contratti più cospicui. A questo si contrappone un 'livellamento' dello sconto praticato dalle imprese sarde, in sostanza non dipendente dalle dimensioni dei contratti".

La proposta: "E' evidente - continuano i vertici dell'organizzazione - come sosteniamo da tempo, che per rilanciare il settore oltre agli investimenti pubblici e all'accelerazione della spesa, servano politiche industriali che incentivino crescita dimensionale e processi aggregativi del sistema imprenditoriale isolano".

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