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Mutui casa, la Regione contro le banche

Mutui casa, la Regione contro le banche

Maninchedda, 'una porcheria, pronti a disdire convenzioni'

CAGLIARI, 25 maggio 2016, 21:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Regione contro le banche convenzionate con il mutuo per la prima casa: Banco di Sardegna, Banca di Sassari (oggi inglobata nel Banco di Sardegna), Intesa San Paolo e Unipol Banca. Per l'amministrazione di viale Trento questi istituti di credito starebbero facendo resistenza alla rinegoziazione degli interessi sui mutui agevolati, previsti dalla legge del 1985. L

'imput è arrivato all'assessorato dei Lavori Pubblici dalle lamentele via mail e telefoniche dei cittadini che hanno illustrato le loro traversie nella procedura di rinegoziazione. Così l'assessore Paolo Maninchedda ha scritto una circolare per dare le direttive alle banche convenzionate, alle quali la Regione versa in un'unica soluzione anticipata l'abbattimento del rateo, e non avendo ricevuto risposta ma ancora tante segnalazioni dei privati, ha scritto nuovamente alle banche e all'Abi, avviando le procedure per la verifica da parte dell'ente di vigilanza, la Banca d'Italia.

"Ma non ci fermiamo qui - ha spiega Maninchedda questa mattina in una conferenza stampa - noi andiamo avanti su questo e se le banche hanno aperto una guerra civile contro i sardi sui mutui, la Regione è contro di loro. Possiamo arrivare sino a disdire le convenzioni, con un preavviso dei sei mesi fino ad arrivare al ministero del Tesoro. È una porcheria - ha tuonato l'assessore - i tassi sono scesi, le banche prendono soldi a tasso zero e se sbagliano hanno anche il fondo Atlante, mentre i cittadini non hanno nulla a loro difesa se non rivolgersi alla Regione, che ora scende in campo.

La rinegoziazione dei mutui per i cittadini rappresenta un vantaggio rilevante più degli 80 euro di Renzi". Complessivamente l'amministrazione, con la legge 32 del 1985, ha stanziato per il 2015 circa 30 milioni di euro per l'abbattimento degli interessi sui mutui prima casa, che avviene a scaglioni del 30%, 50% e 70% a seconda della fascia di reddito. Mediamente le pratiche dei mutui prima casa si aggirano ogni anno tra le 2000 e le 3000 e nel 2015 i beneficiari sono stati 808 con Intesa San Paolo, 674 con il Banco di Sardegna, 315 con la Banca di Sassari e 58 con Unipol Banca.

BANCO SARDEGNA, MAI OSTACOLATO RINEGOZIAZIONI - "Non abbiamo mai mancato di rispetto alle istituzioni, all'assessorato competente e ai cittadini. Anche se superfluo, ribadiamo che da parte nostra non c'è mai stata intenzione alcuna di ostacolare le richieste di rinegoziazione dei mutui prima casa con fondi che fanno parte della raccolta del Banco per i quali è prevista l'agevolazione della legge 32/85 soltanto per una parte degli interessi". Così all'ANSA il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, in risposta alle dichiarazioni dell'assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda.

"E' opportuno sottolineare che i parametri di determinazione del tasso di riferimento e del contributo di abbattimento degli interessi sono stabiliti e determinati sulla base della convenzione sottoscritta tra la Regione e le banche - sottolinea il dg - Pare utile precisare che la rinegoziazione non ha rilevanza sostanziale sui mutui contratti a tasso variabile, in quanto questo meccanismo di per sé presuppone già la determinazione della rata di semestre in semestre facendo riferimento al tasso Euribor di volta in volta vigente e quindi sconta già la discesa dei tassi di mercato.

Per quanto riguarda i contratti a tasso fisso - precisa ancora Cuccurese - che attualmente rappresentano la maggioranza, in tutti questi mesi di depressione dei tassi ci siamo sempre confrontati con i clienti per condividere la soluzione migliore adeguata alle caratteristiche di ogni singolo mutuo".

"Con alcuni - spiega il direttore - abbiamo concordato il rifinanziamento dell'acquisto della prima casa ricorrendo a un mutuo ordinario anziché alla legge 32/85, arrivando a determinare il tasso d'interesse in misura anche minore di quello previsto dalla convenzione. Ad altri abbiamo offerto, invece, la possibilità di continuare a mantenere il tasso finale netto agevolato anche per il periodo successivo alla scadenza dell'agevolazione, con un vantaggio per il mutuatario.

Laddove invece il mutuatario abbia comunque preferito chiedere la rinegoziazione del tasso, ci siamo impegnati, per i casi valutati positivamente a perfezionare l'operazione medesima per la rata successiva al 30 giugno dopo le variazioni che si stanno apportando al sistema informatico".

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