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Lavoro: primi passi riforma nell'Isola

Lavoro: primi passi riforma nell'Isola

Centri impiego con piani personalizzati a chi cerca occupazione

CAGLIARI, 04 maggio 2016, 17:56

Redazione ANSA

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(ANSA)-CAGLIARI, 4 MAG -La riforma del lavoro in Sardegna muove i suoi primi passi in Consiglio regionale. E' cominciata oggi in Aula la discussione generale sulla legge che porterà alla nascita della nuova Agenzia per le politiche del lavoro (Aspal) in una regione dove il tasso di disoccupazione è al 16,7% e gli occupati arrivano appena al 50,8% (dati Istat terzo trimestre 2015). L'esame dell'articolato slitta alla seduta di martedì 10, con inizio alle 15.

C'è la necessità di fare presto, anche perchè sono in scadenza al 31 maggio i contratti dei precari di Cesil e Csl che dovrebbero essere stabilizzati all'interno della nuova Agenzia, le cui competenze tornano tutte in capo alla Regione. L'organismo sarà articolato in centri per l'impiego, cioè dei poli territoriali cui compete l'erogazione dei servizi per il lavoro e nei quali possano confluire anche servizi di tipo previdenziale e socio-assistenziale.

L'Aspal prenderà in carico la persona in cerca di occupazione con la quale i centri per l'impiego sigleranno un 'patto di servizio personalizzato' che tiene conto del profilo di occupabilità e individua le azioni mirate per l'inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro.

Il vero nodo della legge sarà l'articolo 37 che contiene il passaggio del personale a tempo indeterminato, già trasferito alle Province dal ministero del Lavoro (240 unità), del personale di ruolo delle Province impiegato in via esclusiva nel sistema dei servizi e delle politiche attive, a far data dal 7 ottobre 2013 (70), e del personale con contratto a termine che opera già nell'Agenzia tramite Csl e Cesil (301) e che verrà stabilizzato.

Al massimo l'Aspal potrà occupare 800 dipendenti ma di fatto saranno 696, compresi gli attuali 93 che operano nell'Agenzia regionale del lavoro, per un costo complessivo di 24,7 milioni di euro. Per il funzionamento complessivo dei servizi la legge stanzia 28,9 milioni per il 2016 e 29,8 milioni nel 2017. Le risorse completamente nuove allocate nella legge ammontano a 1,2 milioni per il primo anno e poco oltre i 2 milioni dal 2017.

Per l'assessore del Lavoro Virginia Mura, si apre una pagina nuova. "Non si sta palando di un semplice riordino - spiega - ma di un cambio di rotta e di un'inversione di sistema. Sarà data una risposta personalizzata a tutti". Si tratta di una "riforma importante ma soprattutto necessaria - sottolinea il presidente della commissione Lavoro Gavino Manca (Pd) - visto che abbiamo un sistema frammentato e con forte disomogeneità operativa".

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