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Tenta rovesciata giocando, bambino muore

Tenta rovesciata giocando, bambino muore

Tragedia a Quartu S.Elena, ha battuto la testa. Soccorsi inutili

CAGLIARI, 16 marzo 2016, 10:35

Redazione ANSA

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Quartu campo calcio muore bambino 10 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Quartu campo calcio muore bambino 10 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA
Quartu campo calcio muore bambino 10 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA

di Manuel Scordo

È morto sotto gli occhi del padre che aveva seguito i suoi allenamenti, che lo aveva visto giocare e palleggiare solo qualche minuto prima. Poi quel tentativo di rovesciata e quella caduta violenta sul terreno in erba sintetica che non gli ha lasciato scampo. È morto così Luca Puxeddu, un bambino di soli dieci anni di Quartu Sant'Elena, terza città per numero di abitanti in Sardegna. Il ragazzino giocava nella scuola calcio "San Francesco" e anche oggi aveva preso parte a una partita di allenamento nei campi che si trovano nell'omonima via, dietro il cimitero.

L'incidente è avvenuto intorno alle 19.30. Luca, secondo una prima ricostruzione, aveva appena finito la partitella con i compagni, ma era comunque rimasto sul terreno di gioco. Voleva provare qualche tiro, qualche palleggio in più per affinare la tecnica, una cosa normale per i giovani calciatori. Il padre osservava tutto a bordo campo. Il ragazzino avrebbe tentato una semirovesciata, ma nella caduta ha battuto violentemente la testa sul terreno, perdendo i sensi. Il genitore si è subito precipitato in campo per soccorrerlo e ha tentato anche di rianimarlo. Nel frattempo, in pochi minuti è arrivata anche un'ambulanza medicalizzata del 118. I sanitari hanno cercato in tutti i modi di rianimare il ragazzino, sotto gli occhi disperati del padre, ma non c'è stato nulla da fare. In via San Francesco sono giunti anche i carabinieri della Compagnia di Quartu per i rilievi. Il magistrato ha disposto la restituzione della salma ai familiari.

Il dramma ha sconvolto la scuola di calcio e l'intera comunità. Lo stesso sindaco Stefano Delunas è arrivato nella sede della società, che ha chiuso i cancelli in segno di lutto. "E' stata una tragica fatalità - ha detto il primo cittadino - ho parlato con il presidente della società e ho controllato anche la certificazione sanitaria del bambino: tutto regolare. Il ragazzino - ha confermato Delunas - al termine dell'allenamento è rimasto in campo e dopo la rovinosa caduta si è rialzato chiamando il padre. Poi si è accasciato sul terreno senza più riprendere conoscenza". Il sindaco ha quindi espresso cordoglio ai genitori del piccolo.

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