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Enti locali: Fi, Governo impugni legge

Enti locali: Fi, Governo impugni legge

Pittalis, pronti a raccogliere firme per referendum

CAGLIARI, 03 marzo 2016, 14:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Forza Italia chiede al Governo di impugnare la legge di riforma degli enti locali in Sardegna ed è pronta a promuovere il referendum abrogativo. L'istanza di impugnazione viene presentata in queste ore all'ufficio per l'esame di legittimità della legislazione regionale e delle province autonome e il contenzioso costituzionale. Lo hanno annunciato gli stessi esponenti azzurri in una conferenza stampa.

"La riforma - spiega il primo firmatario dell'istanza, Marco Tedde - è subordinata ai principi di grande riforma economica e sociale come la legge Delrio, quindi nel momento in cui la Città metropolitana non coincide con il territorio della provincia, il riordino varato nell'Isola viola la stessa legge nazionale e lo Statuto sardo". Un'altra violazione riguarda il numero dei consiglieri metropolitani: "la Città metropolitana - sottolinea l'esponente dell'opposizione - ne dovrebbe avere 14, invece ne ha 34.

Inoltre - aggiunge Tedde - non c'è stato un referendum per modificare i territori delle Province statutarie di Nuoro, Sassari e Cagliari, così come prevede la carta costituzionale sarda. Nel complesso si tratta di una legge concepita male e partorita malissimo, con l'unico scopo di creare la Città metropolitana di Cagliari". Secondo Pittalis, nella riforma "esiste una visione troppo sbilanciata verso il capoluogo della Sardegna, mentre il resto del territorio resta come parte residuale. Ci preoccupa - precisa il capogruppo di Fi - la mancata mobilitazione dei sindaci della Sardegna centrale, che era stata annunciata".

"Per contrastare lo spopolamento delle zone interne - rilancia Alessandra Zedda - serviva costituire la zona franca, si sarebbe trattato di un riequilibrio territoriale". Sul fronte del personale, Giuseppe Fasolino segnala "difficoltà a pagare gli stipendi dei dipendenti delle Province soppresse", mentre Ignazio Locci ribadisce gli attacchi all'impianto generale della riforma. "Sono usciti dal seminato della legge Delrio prevedendo mille enti intermedi - denuncia - e ora gruppetti della maggioranza cercano risorse per i loro territori".

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