Memoria e storia unite per
cercare di superare le nozioni e analizzare le ragioni che hanno
portato alla morte di otto-diecimila persone gettate nelle foibe
e all'esodo di altre 300mila cittadini. In questi brevi dati si
può sintetizzare la conferenza storico-rievocativa, organizzata
alla Legione carabinieri dal Comando Militare Autonomo della
Sardegna sul tema "Giornata del ricordo, dalle foibe all'esodo',
nella Giornata del ricordo, istituita il 10 febbraio 2004 per le
vittime buttate dai "Titini" (seguaci di Tito) nelle cavità
carsiche fra il 1943 e il 1945, cui fece seguito l'esodo di
istriani, fiumani e dalmati.
"È importante ricordare quanto accadde e le vicende degli
esuli - ha detto il generale di brigata Antonio Bacile, aprendo
la conferenza - per essere proprietari di un presente e di un
futuro senza lati oscuri". Importate il contributo dato dal
professor Gianni Oliva, storico e autore di numerosi libri, che
ha tratteggiato la storia di quanto accaduto dal 1940 al 1945.
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