Volevano quasi certamente assaltare un portavalori i banditi che questa mattina fra le 7:30 e le 8 hanno messo a segno una rapina all'interno della cava Locci a Barbusi nel Sulcis. I malviventi erano sei-sette, avevano i volti coperti e impugnavano armi lunghe, probabilmente fucili. Il commando è arrivato alla cava sorprendendo prima la proprietaria Monica Locci, che è stata minacciata e bloccata, e poi una decina di operai che stavano lavorando. Tutti sono stati legati. I banditi hanno quindi portato via un Dumper, un gigantesco veicolo da lavoro che normalmente viene usato per il movimento terra, e si sono allontanati sulla provinciale 2.
Il commando aveva intenzione, secondo quanto accertato dai carabinieri, di chiudere un tratto di strada ma il colpo è andato male. Il Dumper è stato abbandonato sulla rampa di collegamento della provinciale, non distane dalla cava. I rapinatori hanno poi cercato di effettuare un blocco poco più avanti, ma sono stati visti ed hanno deciso di fuggire. Sono riusciti anche a portare via ad un autotrasportatore in transito un furgone e si sono allontanati dalla zona. A far scattare l'allarme è stato un automobilista che ha visto i malviventi mentre cercavano di effettuare il blocco stradale. Poco dopo una delle auto usate per la fuga è stata bruciata.
Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Carbonia e del Comando provinciale di Cagliari. Sono scattati posti di blocco e controlli anche con l'ausilio di elicotteri in corso in tutta la zona.
BANDITI IN FUGA CON FUORISTRADA - Sono fuggiti a bordo di un fuoristrada, attraversando le campagne, i banditi che questa mattina avevano pianificato, con buona probabilità, l'assalto a un portavalori a Barbusi, nel Sulcis, con un blitz nella cava Locci per impadronirsi di un gigantesco veicolo con il quale avrebbero dovuto sbarrare la strada al furgone carico di denaro.
I carabinieri della Compagnia di Carbonia stanno cercando di ricostruire tutte le fasi del colpo. Il commando composto da sei o sette persone è entrato in azione tra le 7.30 e le 8. Sono arrivati alla cava a bordo di due veicoli - anche se pare che un altro mezzo era pronto per bloccare la strada. Erano armati di fucili e con i volti coperti, hanno minacciato la titolare e una decina di operai legando tutti con delle fascette da elettricista.
Liberi di agire, hanno prelevato un Dumper, un vicolo per il movimento terra, che volevano usare per chiudere un tratto della Provinciale 2 e "intrappolare" un portavalori che probabilmente sarebbe passato in zona poco dopo. Ma il colpo è andato male. Una persona che transitava in zona ha visto i banditi tentare di bloccare la strada, facendo scattare l'allarme.
I malviventi hanno quindi deciso di abbandonare il Dumper su una rampa. Hanno incendiato le due auto usate per raggiungere la cava e sono saliti a bordo di un Pk fuoristrada, rubato in zona, con cui si sono allontanati percorrendo le stradine sterrate. I carabinieri hanno avviato in tutta l'area una vera a propria caccia all'uomo, utilizzando anche gli elicotteri, ma al momento dei malviventi nessuna traccia.
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