di Manuel Scordo
Mascherine e guanti come pazienti affetti da qualche patologia contagiosa in attesa di una vista, confusi tra le decine di visitatori, malati, medici e infermieri che ogni giorno frequentano il più grande ospedale della Sardegna, il Brotzu di Cagliari. Ma quei quattro individui, sembrati strani a più di una persona, che questa mattina si trovavano vicini all'ingresso della filiale del Banco di Sardegna situata all'interno del nosocomio, non avevano nessun appuntamento medico. Sì perchè il loro obiettivo era proprio la banca e il denaro degli stipendi custodito in cassa.
Una banda ben organizzata che ha seminato il terrore in ospedale, riuscendo a portar via 70 mila euro. I quattro, secondo quanto ricostruito dalla polizia, sono entrati in azione tra le 9 e le 9.30. E il colpo era stato preparato accuratamente già in precedenza con qualche sopralluogo. I malviventi, con i volti semi coperti dalle mascherine, si sono confusi tra i pazienti, piazzandosi non troppo distante dalle porte d'ingresso della banca. Hanno atteso l'arrivo della direttrice e sono entrati in azione. Uno di loro nascondeva tra i vestiti un fucile a canne mozze, lo ha puntato contro la responsabile della sede del Banco, obbligandola a entrare e aprire la porta blindata. In quel momento sia nel corridoio dell'ospedale che vicino all'ingresso della banca si trovavano medici, infermieri e operatori che si apprestavamo a riscuotere lo stipendio o più semplicemente stavano prendendo il caffè al bar: tutti hanno assistito increduli e impauriti alle varie fasi della rapina. Raggiunte le casse i banditi si sono fatti consegnare il denaro, 70mila euro, poi sono usciti dalla banca e si sono allontanati da una porta secondaria, scendendo al piano inferiore e fuggendo in sella a due scooter.
L'azione dei rapinatori non è passata inosservata. Un'infermiera vedendoli si è sentita male per lo spavento; un medico, invece, aprendo una porta dietro alla quale si sentivano delle urla, si è trovato davanti il malvivente con il fucile spianato e si è chiuso all'interno. Subito chiuso anche il bar, frequentatissimo ogni giorno. Momenti di autentico terrore terminati solo quando i rapinatori si sono allontanati dal Brotzu ed è arrivata la polizia. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra volante e gli uomini della Mobile. I due scooter usati per la fuga - risultati rubati - sono stati trovati poco dopo nelle vicinanze di via Cadello, ma dei banditi nessuna traccia. Al Brotzu sono anche arrivati gli specialisti della scientifica che hanno effettuato i rilievi all'interno della filiale a caccia di impronte o elementi utili alle indagini. Recuperati i filmati delle telecamere che potrebbero aver ripreso le fasi del colpo. "Sono stati momenti difficili sia per il personale che per gli utenti che affollavano il piano dell'ospedale - ha sottolineato il direttore sanitario del Brotzu Nazzareno Pacifico - Adesso si stanno tutti riprendendo, ma sono stati brutti momenti". E ora si apre la partita sicurezza. Il direttore assicura che presto aumenteranno i controlli in ospedale. "Provvederemo a verificare tutte le condizioni per adeguare la sicurezza con sistemi di videosorveglianza ed eventualmente con guardie giurate o personale dedicato che sarà presente al piano terra e al primo piano", annuncia Pacifico.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
