La proibitiva Ush Cska Arena di Mosca inaugurerà "l'era Calvani" della Dinamo Banco di Sardegna Sassari. Salutato Meo Sacchetti e dati i primi segnali di reazione contro Pesaro, i sassaresi si presentano in uno dei templi del basket internazionale. Stasera alle 18:45 la sfida con il Cska servirà per capire come la squadra risponde alla cura rigenerante del sergente di ferro, arrivato per sostituire il coach del "triplete" e di un numero infinito di record nella storia della Dinamo e del basket sardo.
Marco Calvani si sta facendo largo col lavoro tra le due fazioni in cui si è diviso il mondo biancoblù: da una parte i fans di Sacchetti, scontenti per il suo esonero ma anche per i tempi e i modi con cui è arrivato, dall'altra i sostenitori del presidente Stefano Sardara convinti come lui che a malincuore fosse giunta l'ora di dare una scossa all'ambiente. Calvani con questa storia non c'entra nulla e dovrà essere valutato per quanto saprà fare da qui in poi. La sua missione è difficile ma entusiasmante: recuperare un gruppo, e alcuni singoli in particolare, che hanno smarrito il talento e il carattere che li avevano fatti finire sul taccuino del general manager Federico Pasquini e quindi al PalaSerradimigni con la maglia dei Campioni d'Italia. Oggi, in un campo dove non può certo sperare di vincere questo Banco pieno di incognite fisiche, tattiche e mentali, sarà un test importante per tutti. A iniziare da chi nelle scorse settimane è stato dato già con un piede sull'aereo per casa.
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