Appello anche per gli insegnanti sardi della 'Buona scuola': da oggi comincia una nuova vita con un posto di lavoro a tempo indeterminato. È l'ultimo scaglione, quello più numeroso: si chiama "fase C". Parcheggi stracolmi e folla di professori e maestri davanti alle stanze numerate nelle quali si decide il futuro degli insegnanti neo immessi in ruolo.
In tutta la Sardegna la convocazione riguarda 1.474 docenti. Oggi sono iniziate le chiamate anche nella sede dell'Ufficio scolastico regionale di via Sulcitana a Elmas. Gli uffici scorreranno le graduatorie e assegneranno a ciascun insegnante la propria sede. Nessun thrilling: il posto di lavoro è assicurato, ora si tratta solo di sapere se la classe sarà magari sotto casa. O se per raggiungere la scuola bisognerà sobbarcarsi ogni giorno un po' di chilometri.
Tutti comunque contenti: dopo anni e anni di precariato è arrivato il posto a tempo indeterminato sognato da sempre. Tutto in pochi giorni: i docenti dovrebbero prendere servizio il primo giorno di dicembre. Per loro la parola d'ordine sarà "potenziamento": daranno una mano per aiutare le scuole a fare meglio partecipando ad esempio a progetti elaborati dai singoli istituti. La prima mossa: compilare il modulo consegnato durante l'appello. Nome, cognome e dati anagrafici. Poi la sede: sceglie prima chi è davanti in graduatoria, gli altri si devono accontentare di quello che resta. Si può anche differire la scelta: possono farlo i docenti che hanno firmato un contratto sino alla fine dell'anno e stanno già lavorando.
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