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Saras: 645 mln investimenti in 4 anni

Saras: 645 mln investimenti in 4 anni

Nel 2019 stimato in 730 mln il margine operativo lordo

SARROCH(CAGLIARI), 15 ottobre 2015, 19:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel 2019 il margine operativo lordo (Ebitda) della Saras viene stimato dal gruppo in 730 milioni di euro. Un risultato da centrare anche grazie ai miglioramenti previsti e a una gestione integrata della supply chain, la filiera di approvvigionamento della materia prima, attraverso la nuova società di trading con sede a Ginevra. E senza tenere conto dei miglioramenti previsti dalla società, l'Ebitda inerziale al 2019 in media è stimato in 570 milioni di euro. I numeri sono stati forniti dalla Saras durante il Capital markets day, una giornata dedicata agli investitori e agli analisti riuniti oggi nello stabilimento di Sarroch, alle porte di Cagliari.

Per il 2015 l'Editda è stimato tra i 740 e i 760 milioni di euro, per l'anno prossimo in 690 mln, per il 2017 in 670 mln e per il 2018 in 645 mln, mentre il flusso di cassa generato tra il 2016 e il 2019 è previsto in 1,1 miliardi di euro. Il piano di investimenti per migliorare la logistica e sviluppare gli impianti sul versante dell'affidabilità, dell'efficienza energetica, in quattro anni - dal 2016 e il 2019 - porterà a mettere in circolo 645 milioni - 155 nel 2016, 205 nel 2017, 150 nel 2018 e 135 nel 2019 - con una media di 160 milioni.

Rispetto al Ebitda del 2015 previsto tra i 740 e i 760 milioni, alla stima del margine operativo lordo del 2019 (730 milioni) si arriva attraverso un'analisi dello scenario futuro che prevede un'eventuale perdita di 240 milioni e con i recuperi derivanti dall'integrazione della supply chain (130 milioni) e dagli effetti delle iniziative di miglioramento del piano di investimenti (90 milioni). Nell'ambito dei 645 milioni di euro, previsti dal piano 2016-2019, Saras agirà su tre filoni di intervento: efficientamento energetico, affidabilità degli impianti e continuità produttiva.

Quest'ultimo fattore vale in media circa 110 milioni all'anno. Altri 45 milioni circa all'anno (175mln in totale) sono dedicati al miglioramento delle performance: il potenziamento del pontile della raffineria di Sarroch per l'attracco di navi più grandi, l'upgrade delle linee del grezzo per aumentare la flessibilità a seconda della materia prima utilizzata e l'aumento della capacità di stoccaggio dei grezzi. Nell'ex Versalis, oggi chiamato "impianti Nord", sono previsti l'implementazione della turbina della centrale termo-elettrica, l'incremento dei recuperi dell'idrogeno e il revamping dei principali impianti petrolchimici. Negli impianti Sud sarà avviato il potenziamento del ciclo cracking con arricchimento di ossigenoi, il chiller per il recupero del Gpl e altri investimenti minori. Infine 22 milioni serviranno per l'efficientamento energetico (riduzione consumi, migliore gestore del vapore, ecc.).

SCAFFARDI. BUONE LE PROSPETTIVE DI MERCATO - Le prospettive di mercato dei prossimi anni sono "almeno buone" e la Saras ritiene di avere "argomenti forti e convincenti per sostenerlo". A dirlo è il vice presidente del gruppo, Dario Scaffardi, a margine del Capital markets day nella sede industriale di Sarroch. "Certo - ha spiegato - c'è sempre una discrasia tra quelli che sono i fenomeni giornalieri e quelli di lungo termine: in questi giorni con il crack del gasolio il prezzo è sceso, però non ritengo sia un fenomeno di lungo termine e noi siamo abituati a guardare alle cose con un orizzonte di anni". Secondo Scaffardi, ambiente e industria sono "compatibili". "Credo che questo stabilimento lo dimostri - sottolinea l'alto dirigente - abbiamo dei limiti di emissione che sono al di sotto di quelli di legge e cerchiamo di operare, aldilà di quello che prescrive una legge, in maniera assolutamente rispettosa. La qualità dell'aria qui attorno è migliore di quella che c'è a Milano. Ovviamente - precisa - uno stabilimento industriale è una presenza più fastidiosa rispetto ad altre attività economiche, però credo che se uno fa misurare il rapporto benefici-disagi sia un rapporto ampiamente positivo". E se l'acquisizione dello stabilimento ex Versalis (oggi impianti Nord) viene vista come "un prodromo di quello sarà l'attività futura" di Saras, Scaffardi si è soffermato sulle ricadute economiche prodotte in Sardegna dalla presenza della raffineria. "Siamo ancora qui e continuiamo a investire - chiarisce - Credo che la ricaduta più importante è che contiamo di esserci per molti anni a venire".

SCAFFARDI, RAPPORTO CON ROSNEFT E' OTTIMO - "Il rapporto con Rosneft è ottimo: abbiamo rapporti continui, sono azionisti al 20%". Lo ha detto il vice presidente e direttore generale di Saras, Dario Scaffardi, a margine del Capital markets day nella sede industriale di Sarroch, rispondendo ai giornalisti sulla possibilità di riprendere il discorso sulla joint venture per la società di trading, costituita recentemente dalla sola Saras a Ginevra. "Questo progetto era partito insieme a Rosneft - ha spiegato Scaffardi - poi ci sono state tutte le problematiche relative alle sanzioni europee nei confronti della Russia che hanno ritardato o consigliato di attendere, e ora il progetto è in stand by. Noi abbiamo deciso di farlo lo stesso per conto nostro".

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