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Maltempo: rientra allarme sull'Isola

(ANSA) - CAGLIARI, 28 SET - Allarme rientrato. L'allerta meteo diramato ieri dalla Protezione civile regionale con criticità elevata per rischio idrogeologico in gran parte dell'isola fortunatamente sembra non aver trovato riscontri dalle piogge. Ma tutte le scuole di Cagliari e hinterland, compresa l'Università. sono state chiuse con ordinanze dei rispettivi sindaci, anche se stamattina sul capoluogo c'è il sole, con qualche nuvola, e montano già le polemiche.

Nonostante qualche temporale, non si sono registrati problemi, anche se ancora l'allarme ufficialmente non è rientrato e le previsioni per questa sera danno pioggia. Stamani è stato diramato un nuovo bollettino. "Il Centro Funzionale Decentrato Regionale sulla base dei dati registrati dalle stazioni della rete fiduciaria in telemisura - si legge nel sito di Sardegna Ambiente Protezione Civile - e delle valutazioni del Settore Meteo del Centro Funzionale dell'Arpas declassa con decorrenza dalle ore 10:30 e sino alle 23:59 di oggi il livello di criticità per rischio idrogeologico localizzato delle zone di allerta Campidano e Iglesiente a moderato (codice arancione) e quello delle zone di allerta di Montevecchio-Pischilappiu, Tirso, Flumendosa-Flumineddu e Gallura ad ordinaria (codice giallo). La zona di allerta del Logudoro è declassata ad assenza di criticità (codice verde)". L'allerta meteo con codice rosso diramato ieri ha messo in allarme gran parte dei sindaci del Cagliaritano e del Sulcis, che visti i precedenti, come l'alluvione del 18 novembre del 2013, hanno deciso di chiudere le scuole e l'Università in via precauzionale.

La particolare situazione meteo, spiegano dall'Aeronautica militare di Decimomannu, è dovuta ad aria fredda che arriva da nordest e va a scontrarsi con aria umida sul canale di Sardegna, innescando piogge e temporali intermittenti. Il maggior cumulato di piogge, fortunatamente, è rimasto sul mare. Nel pomeriggio e in serata piogge deboli e temporali si registreranno nel settore meridionale costiero ogliastrino e gallurese.

PROTEZIONE CIVILE, "NON POTEVAMO CORRERE RISCHI" - "Non potevamo far correre rischi a nessuno. Le previsioni erano assolutamente in linea con quello che si è verificato, che per fortuna si è poi scaricato a mare". Lo ha detto all'ANSA il direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, rispondendo alle polemiche per un presunto eccesso di prudenza legato all'allerta meteo di elevata criticità che ha portato oggi a Cagliari alla chiusura di scuole e università nonostante l'evento si sia rivelato di modesta entità. "Per dire che avevamo ragione non sono necessari i danni sul territorio - spiega Nudda - siamo ben contenti che le cose siano andate in questo modo. Il maltempo da noi previsto si è spostato in quota verso sud est, senza toccare l'Isola. Se avesse proseguito in linea retta avrebbe colpito la zona sud della Sardegna e il popoloso hinterland di Cagliari. Non potevamo far correre rischi a nessuno", ribadisce il capo della Protezione civile. Nudda si è detto soddisfatto di come tutta la macchina dell'emergenza sia entrata in funzione. "Abbiamo fatto un test sulla situazione della Protezione civile in Sardegna ed è risultata ottima a tutti livelli - precisa - sia dal punto di vista delle forze statali che comunali e regionali". Quanto alla nuova ondata di maltempo prevista per i prossimi giorni, Nudda chiarisce: "aspettiamo le previsioni di domani, poi agire di conseguenza per le giornate di mercoledì e giovedì".

SINDACI, URGE CONFRONTO SU GESTIONE ALLERTA METEO - "Lungi da noi polemizzare con la Protezione civile, ma abbiamo l'esigenza di capire esattamente quale era il quadro informativo che ha fatto diramare l'allerta meteo elevata e verificare le procedure che hanno portato alla dichiarazione di un codice rosso". Così il presidente dell'Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, riassume la posizione dei circa 200 sindaci riuniti a Ghilarza per l'assemblea convocata dal coordinamento regionale degli enti locali di cui fa parte anche il Consiglio delle autonomie locali. Dal centro dell'oristanese è così partita la richiesta perchè venga istituito al più presto un tavolo tecnico con la Regione per un confronto sulla gestione delle emergenze nell'Isola. "Ieri - sottolinea Scano - sulla base di questa allerta metà Sardegna ha avviato le procedure per contenere il rischio idrogeologico, insediato i centri operativi comunali e allertato funzionari e operai. Alcuni sindaci, come a Cagliari, hanno anche chiuso le scuole. Oggi, però, c'è stata la revoca dell'allerta. Ecco - suggerisce il presidente dell'Anci - come si manda rapidamente l'avviso di allerta, anche il declassamento dovrebbe essere fatto in tempi brevissimi".

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