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Dal Gennargentu all'Everest, primo sardo oltre 8mila

In un libro impresa scalatore Caria per conquistare vetta ChoOyu

di Stefano Ambu

Dagli Appennini alle Ande? Anche. Per scalare le montagne ha girato mezzo mondo. Ma più che altro le sue imprese potrebbero essere intitolate "Dal Gennargentu all'Everest". Sì, perché Massimiliano Caria, 43 anni, oristanese è il primo sardo che ha superato gli ottomila metri di quota. Lo ha fatto lo scorso settembre raggiungendo la vetta del Cho Oyu. E le emozioni di quell'avventura le ha riversate in un libro chiamato appunto Cho Oyu: l'opera, scritta a quattro mani con lo storico Alberto Cauli, è stata presentata oggi a Olbia.
Tante foto, nel volume, e tante emozioni. "Vorrei - ha spiegato l'autore-scalatore - che il lettore la leggesse come si legge una storia bella, con il lieto fine. Anche per sfatare un po' il mito che quando si raccontano storie di alpinismo si finisce per parlare di tragedie. Si parla della scalata del Cho Oyu, ma anche di tante altre avventure, sempre in chiave positiva". Una delle emozioni più forti descritte nel libro non è certo l'incontro con uno Yeti o chissà quale pericolo, ma un'alba. "Un'alba un po' particolare - ha sottolineato Caria - in un momento della scalata psicologicamente molto difficile: a 100 metri di quota dalla vetta avevo quasi voglia di mollare tutto. Capita talvolta: è come se si pensasse di aver raggiunto il proprio limite. E viene voglia di dire basta. Una sensazione provocata da fatica e stress. Poi quell'alba: l'alba più colorata che abbia mai visto. Rosso, turchese, arancione. Ho pensato: vale la pena vivere la vita almeno per vedere uno spettacolo come questo".
Un alpinista sardo: quasi una rarità in un'isola che al massimo consente di arrivare a quota 1834 metri: "Tutti mi chiedono come è iniziata - ha raccontato - ma è difficile dirlo. Prima le passeggiate, poi le arrampicate nel Supramonte, nel Gennargentu. Poi le esperienze fuori dalla Sardegna, in Italia e in sud America". E poi il sogno di tutti gli alpinisti: le vette sopra gli ottomila metri. Una passione inarrestabile. Perché naturalmente non è finita qui: la prossima meta è l'Everest. Ed è un progetto già iniziato, sulla carta e sul web, con il sito che si chiama maxcariaprogettoeverest.it e su Facebook. Tra racconti delle imprese del passato e sguardo rivolto al futuro: per raggiungere, magari il prossimo settembre, l'Everest sarà importante anche l'aiuto degli sponsor. La Sardegna sempre nel cuore: immancabile, una volta raggiunta la vetta, la foto con la bandiera dei Quattro Mori.

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