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Vicepresidente Consiglio sardo nei guai

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Per abusi edilizi, divieto dimora in villa mare 'ritoccata'

SASSARI, 10 agosto 2015, 21:35

Redazione ANSA

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Antonello Peru - RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonello Peru - RIPRODUZIONE RISERVATA
Antonello Peru - RIPRODUZIONE RISERVATA

Di Fabrizio Fois

Una villa anni Settanta sul litorale di Sorso a meno di 300 metri dal mare, una concessione edilizia per ristrutturazione e un esposto per presunte irregolarità edilizie che ha portato a un'indagine e al sequestro dell'immobile. E a un clamoroso divieto di dimora per il suo illustre proprietario, il vice presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Antonello Peru (Forza Italia), che oggi si ritrova iscritto nel registro degli indagati insieme ad altre cinque persone per concorso in abuso d'ufficio e in abuso edilizio. Reati che per l'accusa sarebbero stati commessi nel corso dei lavori per la ristrutturazione della casa a Marritza, sul litorale tra Sorso e Castelsardo, dove Peru risiede da poco tempo. L'esponente azzurro è anche componente della commissione Urbanistica e Ambiente e nelle ultime elezioni è stato il più votato del centrodestra e il secondo più votato in assoluto.

Nei giorni scorsi i militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Sassari hanno eseguito nei suoi confronti la misura coercitiva del divieto di dimora a Sorso per quattro mesi decisa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sassari, Giuseppe Grotteria. Secondo la Procura sassarese, che ha chiesto e ottenuto anche il sequestro preventivo dell'immobile, l'intervento sarebbe stato eseguito attraverso la "demolizione e nuova costruzione in difformità dal permesso rilasciato". Non solo: Peru, infatti, avrebbe anche "abusato della sua posizione politica". "Sono molto sereno e fiducioso nel lavoro della magistratura - dice il vicepresidente all'ANSA - Io ho una concessione edilizia per ristrutturazione e ampliamento di un immobile e ho fatto esattamente questo: una ristrutturazione e un ampliamento del 10%. Oggi l'immobile è identico al millesimo a quello che è previsto nella concessione. A me - osserva - contestano la demolizione della casa e non l'ho assolutamente demolita totalmente. E questo è documentato".

Peru spiegherà la sua posizione il prossimo 14 agosto nell'interrogatorio di garanzia davanti al Gip. Pronta l'istanza di revoca del provvedimento da parte dei legali dell'esponente politico, gli avvocati Luigi Esposito e Marco Enrico. Certo il ricorso immediato al Tribunale del riesame per la prescrizione che tanto il leader azzurro quanto i suoi difensori considerano spropositato rispetto all'entità delle accuse e alla loro fondatezza. "Ho utilizzato la norma prevista dalla legge 4 del 2009 (Piano casa, ndr). Ho ampliato, eliminando gli archi, come mi ha prescritto la soprintendenza e l'ufficio tutela del paesaggio - sottolinea l'esponente di Fi - Ho chiesto la concessione nell'aprile 2012, è stata rilasciata dopo luglio 2013 e ho iniziato i lavori a maggio 2014, dopo la vendita di una casa e quindi non mi interessavano i tempi. Dopo l'esposto pensavo che la mia posizione fosse archiviata. Invece - sottolinea - mi sono ritrovato con il divieto di dimora e con una contestazione di abuso edilizio totale".

Gli altri indagati sono il comandante della Polizia locale di Sorso, Enrico Cabras, il dirigente dell'ufficio tecnico, Maurizio Loriga, l'ingegnere dello stesso ufficio, Marco Del Rio, il direttore dei lavori Alessandra Piras e l'impresario della società che ha eseguito i lavori, Angelo Antonio Dedola.

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