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Casa abusiva, presidio contro sfratto

Casa abusiva, presidio contro sfratto

Molentargius, azione per dire no a sgombero e per bloccare ruspe

CAGLIARI, 23 giugno 2015, 19:17

Redazione ANSA

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Mobilitazione contro sgombero casa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mobilitazione contro sgombero casa - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mobilitazione contro sgombero casa - RIPRODUZIONE RISERVATA

È durata otto ore la battaglia per non essere sfrattati dalla casa in cui vivono da circa trent'anni, in mezzo al parco di Molentargius, in via del Sale accanto al canale di Terramaini. Poi la svolta, senza incidenti: intorno alle 16 le forze dell'ordine sono entrate nella abitazione che, secondo una sentenza del tribunale, è abusiva ed è destinata alla demolizione. I capifamiglia, Rino e Giancarlo Porcu, forse anche provati dalla stanchezza hanno detto basta. Una giornata durissima: la protesta, sostenuta da un presidio che in certi momenti ha superato le duecento persone, li aveva anche portati a incatenarsi alla ringhiera del balcone. Per tutti i componenti della famiglia è stata trovata una soluzione temporanea. Un tetto, insomma, perché nella casa di Medau Su Cramu, dopo l'ordine di sgombero di oggi, non possono più stare.

La speranza si chiama ricorso: il 14 luglio potrebbe esserci una nuova sentenza. Una questione complicata: tanti nella zona. aspettano un nulla osta definitivo per le case costruite negli anni Settanta e Ottanta. Nel frattempo però molti hanno pagato sanatoria, conguagli e Bucalossi. Sin dalla mattina presto sono stati appesi ai balconi e alle finestre gli striscioni che inquadrano un po' la vicenda. "La casa è un diritto", "sanatoria e trent'anni di tasse pagate, trent'anni per risponderci e venti giorni per sgomberare": questi i messaggi. Nel frattempo molti si erano radunati davanti alla casa presidiata da Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, Vigili del Fuoco. Tra loro anche Andrea Mura, che nella zona ha casa e veleria. E il consigliere regionale Edoardo Tocco: "serve una legge per Medau Su Cramu", ha detto.

Momenti di tensione quando uno dei manifestanti si è arrampicato sul tetto della casa. Urlando alle forze dell'ordine: "Non scendo finché non ve ne andate". A fine mattinata ha abbandonato la sua postazione sopra il secondo piano dello stabile. Ulteriore complicazione, il cane da guardia, un pastore corso: per tenerlo a bada sono intervenuti degli esperti da un dog hotel. Il primissimo pomeriggio è scivolato via senza scossoni: famiglia barricata dentro, forze dell'ordine fuori. Alle 16 la svolta con l'ingresso in casa delle forze dell'ordine.

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