Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fondi Sardegna: pm chiede 6 anni per ex senatore Ladu (Pdl)

Fondi Sardegna: pm chiede 6 anni per ex senatore Ladu (Pdl)

Accusato di peculato per l'uso di 279 mila euro del gruppo

CAGLIARI, 26 maggio 2015, 14:21

Redazione ANSA

ANSACheck

Processo Fondi Gruppi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Processo Fondi Gruppi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Processo Fondi Gruppi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sei anni e quattro mesi di reclusione: è la pena chiesta dal pm Marco Cocco nel corso della requisitoria del processo a Silvestro Ladu, l'ex senatore del Pdl ed ex consigliere regionale di Fortza Paris accusato di peculato aggravato per aver speso illegalmente 279 mila euro provenienti dal fondo destinato al suo gruppo politico nella legislatura 2004-2009.
    Il pubblico ministero ha anche annunciato l'avvio di un'inchiesta per falsa testimonianza nei confronti di due testi che hanno deposto in udienza, Salvatore Fois e Salvatore Pinna, nonché dello stesso Ladu come presunto istigatore. Un'ora e mezzo di requisitoria nella quale l'accusa ha ripercorso le spese fatte dall'ex consigliere con la carta di credito del gruppo. "Sensori per l'auto, riparazioni anche della vettura della moglie - ha ricapitolato il pm - ma anche un ricevimento da 860 euro pagato a Bitti il 4 luglio 2004, dopo le elezioni, quasi un festeggiamento coi soldi del gruppo che però non era stato ancora costituito". Il magistrato ha citato anche molti passaggi della sentenza di condanna inflitta dalla Corte dei Conti: "L'imputato Ladu non voleva lasciare traccia delle sue spese", ha sottolineato il sostituto procuratore.
    Sui rendiconti che avrebbe dovuto preparare in qualità di capogruppo il pm ha precisato: "Come poteva stilare il rendiconto annuale senza avere contezza di quanto ha speso? Doveva rendere conto all'euro dei soldi pubblici". E ancora: "Ladu prendeva 15-16 mila euro di stipendio mensile poi siccome era consigliere foraneo percepiva anche il rimborso chilometrico, ovvero la diaria. Inoltre il consigliere andava a mangiare al ristorante con soldi pubblici, ovvero coi soldi del gruppo". Pranzi pagati spesso con la carta di Fortza Paris, ma in qualche caso, si è difeso l'imputato, sarebbe stata utilizzata per errore: vale, per esempio, per una vacanza e una maglietta acquistata in una boutique. "Ladu usava la carta del gruppo e non la sua - ha detto il pm - dicendo che erano vicine nel portafogli e che dunque veniva usata per errore. Peccato - ha ribattuto il pm - che il 100 per 100 degli errori fossero tutti nella stessa direzione".
    Il presidente del Tribunale, Mauro Grandesso, ha disposto una pausa prima di dare la parola alla difesa con le arringhe degli avvocati Piero Longo e Mariano Delogu.
   

SENTENZA IL 16 GIUGNO - "Solo in Sardegna ci sono un centinaio di consiglieri regionali indagati o già sotto processo, in Italia ce ne sono un migliaio. Si parla di casta, ma sta di fatto che ora a Silvestro Ladu si chiede di giustificare spese per le quali la norma non prevedeva una rendicontazione. Non è mai stata chiesta". L'avvocato Mariano Delogu, difensore dell'ex senatore del Pdl accusato di peculato nello scandalo dei fondi ai gruppi, ha puntato sulle norme del Consiglio regionale che non prevedevano la presentazione delle pezze giustificative per le spese sostenute, contestando punto per punto le imputazioni della Procura di Cagliari. In precedenza, l'altro legale di Ladu, Piero Longo, aveva ricostruito la genesi dell'inchiesta. Il collegio difensivo ha poi citato alcune sentenze della Cassazione in materia di peculato, sottolineando che mancherebbe anche l'elemento soggettivo per il reato. Per Delogu e Longo non ci sono dubbi: il loro assistito va assolto. La sentenza è attesa per il 16 giugno.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza