Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Calcioscommesse: lente anche su Nuorese

Calcioscommesse: lente anche su Nuorese

In corso altri approfondimenti anche su altra gara Torres

CAGLIARI, 21 maggio 2015, 20:45

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   "Sono esterrefatto e scioccato, ho appreso la notizia dalla stampa, per quel che mi riguarda la partita Viterbese-Nuorese non può essere messa in discussione: ci metto la mano sul fuoco sulla pulizia e trasparenza dell'operato dei miei calciatori". Così Michele Artedino, presidente dimissionario della Nuorese calcio, dopo aver saputo che la partita di andata Viterbese-Nuorese del campionato di serie D, è sotto la lente della Procura di Catanzaro per il caso del calcio scommesse. "Ho assistito a quella partita personalmente e mi sono arrabbiato moltissimo contro la mia squadra per il risultato finale - dice - Vincevamo 2-1 a 3 minuti dalla fine della partita, e in quei minuti abbiamo preso 3 goal perdendo 4-2. Il gol del pareggio è stato un autogoal, ero nero per la rabbia,poi gli altri due gol e infine l'espulsione da parte dell'arbitro di due dei miei calciatori. Era una partita nervosa fin dall'inizio perché la Viterbese puntava a vincere il campionato e c'era un tifo pazzesco". "E poi - racconta ancora il presidente - siamo usciti dallo stadio scortati mentre il pubblico ci insultava. Le pare che se fossimo d'accordo tra società ci avrebbero dovuto scortare per uscire?". "Non so cosa pensare - conclude Artedino - la magistratura farà il suo corso ma noi ne usciremo puliti perché pulito è stato il nostro atteggiamento in campo". Sulla Nuorese sono in corso approfondimenti da parte della squadra mobile di Catanzaro e dello Sco di Roma insieme con altri club: dopo Salernitana, Benevento e Ascoli, anche Reggina, Messina, Renate, Viterbese e ancora la Torres per la partita Renate-Torres di Lega Pro. Intanto oggi a Rimini nell'interrogatorio di convalida Mauro Ulizio, l'ex ds cagliaritano del Monza Calcio arrestato, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

CORDA RESPINGE LE ACCUSE - Nega ogni addebito e chiede la revoca dello stato di detenzione Ninni Corda, l'ex allenatore del Savona e ora del Barletta arrestato. Il tecnico nuorese è stato interrogato per un'ora dal gip Francesco Meloni. Corda ha risposto alle domande, hanno riferito i suoi legali, ma ha negato con decisione ogni addebito, chiarendo la sua posizione. Gli avvocati Paolo Lavagnino e Alain Barbera hanno quindi chiesto la revoca dello stato di detenzione perché secondo loro non sussistono esigenze cautelari dovute al pericolo di fuga o alla reiterazione del reato. Il gip Meloni si riservato di decidere. Dall'indagine è emerso tra l'altro che una combine sarebbe saltata a causa proprio di Corda che sarebbe anche stato poi minacciato per questo. Davanti al gip ha fatto scena muta invece l'albanese Edmond Nerjaku arrestato a Vado Ligure. E' indicato come uno dei presunti finanziatori delle combine. Deve rispondere anche di estorsione perché, dopo un accordo non andato a buon fine, secondo l'accusa avrebbe costretto il direttore sportivo Ercole Di Nicola a consegnarli ventimila euro come "risarcimento" per il mancato guadagno. Presentata un'istanza di arresti domiciliari che dovrà essere vagliata dal giudice.

DOMICILIARI PER NUCIFORA - Arresti domiciliari per Enzo Nucifora, l'ex ds della Torres coinvolto nell'inchiesta della procura di Catanzaro su un giro di partite truccate nei campionati di Lega Pro e Serie D. Così ha deciso oggi pomeriggio il Gip del tribunale di Ascoli Giuliana Filippello al termine dell'udienza di convalida del fermo, avvenuto martedì scorso. Nucifora può dunque lasciare il carcere di Ascoli Piceno dove era stato rinchiuso dopo l'arresto. Sulla decisione del magistrato ascolano non avrebbero avuto peso le condizioni i salute del dirigente sportivo, che subito dopo il fermo aveva avuto un malore. Nucifora ha risposto alle domande del giudice Filippello chiarendo a quanto si è appreso il senso di alcune intercettazioni telefoniche per le quali è stato coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza